Niente più assoli di chitarra, cover strappalacrime, esibizioni da applausi. A via del Corso – e nelle altre zone del Tridente – gli artisti di strada non potranno più esibirsi. Il divieto è contenuto nell’ordinanza che “fino al 31 dicembre 2025 a largo Goldoni, via del Corso e nell’ambito della zona a traffico limitato Tridente” vieta “l’esercizio dell’arte di strada”.
Gli artisti potranno continuare a esibirsi per strada, ma solo in determinate aree che non prevedono le zone del tridente. Restano escluse dalle aree vietate zone come piazza Navona, Campo de’ Fiori e San Lorenzo in Lucina. L’associazione ‘via Condotti’, guidata dal presidente Gianni Battistoni, ha fortemente sostenuto questa misura.
Oggi, Battistoni ha promosso un incontro a cui ha partecipato anche Lorenza Bonaccorsi, presidente del Primo Municipio, nota per la sua sensibilità verso le esigenze dei residenti. Il nuovo provvedimento introduce limitazioni alle performance anche a Largo Goldoni.
Via del Corso, stop agli artisti di strada
Lorenza Bonaccorsi, presidente del Primo Municipio, ha dichiarato in merito all’ordinanza: “Via del Corso non è gli Champs-Élysées di Parigi, non si può usare un’amplificazione eccessiva. Sono sensibile alle attività culturali ma servono regole per far convivere residenti, artisti e turisti. C’è troppa tolleranza – sottolinea – ancora non si riconosce l’unicità di piazza di Spagna, con via Condotti, che deve essere tutelata con una presenza permanente delle forze dell’ordine, come il Vaticano o il Quirinale”.
Il centro di Roma dovrebbe subire in futuro ulteriori modifiche volte a migliorare il decoro e la viabilità del Tridente. A tal proposito uno dei punti all’ordine del giorno è stata la pedonalizzazione di via del Corso, un provvedimento che potrebbe arrivare per il 2025:
Afferma la presidente Bonaccorsi: “C’è troppo disordine fra turisti, tavolini selvaggi e furgoni che scaricano, dobbiamo impedire che il Centro diventi Disneyland. La pedonalizzazione è una cosa straordinaria, ma senza controlli rischiamo che via del Corso diventi un hub di scarico merci. Noi però vigileremo sempre e continueremo a ‘rompere le scatole’ Siamo volontari che vogliono salvare Roma”, conclude.