“Se entro fine anno non c’è investimento privato, il recupero dello Stadio Flaminio lo può fare il Comune con il Governo. L’impianto è nel dossier degli Europei 2032. Ci sono già 7 milioni per la progettazione“. Così l’assessore allo Sport di Roma Capitale Alessandro Onorato.
“La situazione ha tre progettualità sull’area. La più concreta è quella della Roma Nuoto – ha affermato – Al 30 giugno si capirà se possa avere un iter positivo dal punto di vista tecnico. Parallelamente la Lazio vuole presentare un progetto in Campidoglio, con un investimento in quell’area si potrebbe aprire una conferenza dei servizi perché la legge prevede la possibilità che si possano anche fare conferenze dei servizi parallele. Poi c’è sempre la proposta di Cassa Depositi e Prestiti, che non è mai arrivata al momento ad una progettualità concreta – ha spiegato Onorato, il cui obiettivo è “mettere la prima pietra e iniziare i lavori per la valorizzazione del Flaminio. Il dovere di un’amministrazione comunale è capire se è l’unico progetto in campo. Ma se quel progetto per esempio non potesse essere realizzato, come del resto gli altri al vaglio, allora entrerebbe in gioco proprio il Comune, chiedendo al Governo dei fondi”.