Due donne cinesi arrestate a Casal Bertone: sfruttamento della prostituzione

Due donne di nazionalità cinese, di 40 e 45 anni, sono state poste agli arresti domiciliari dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, accusate di istigazione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. L’azione è stata eseguita dai carabinieri della Compagnia di Roma Piazza Dante. Le indagini, avviate l’estate scorsa e dirette dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno rivelato un giro illecito di prostituzione nel quartiere Casal Bertone della Capitale, gestito dalle due donne. Queste si occupavano attivamente della gestione del centro massaggi, promuovendolo e indirizzando clienti alla prostituzione attraverso contatti telefonici e pubblicità online.

Sfruttamento della prostituzione: la ricostruzione dell’operazione a Casal Bertone

Le indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Roma Piazza Dante hanno svelato un’organizzazione criminale che sfruttava, favoriva e tollerava il meretricio di una connazionale nel quartiere Casal Bertone di Roma.

Le due donne cinesi, di 40 e 45 anni, sono state accusate di istigazione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, gravi reati che hanno scosso la comunità locale.

L’indagine, avviata l’estate scorsa e guidata dalla Procura della Repubblica di Roma, ha rivelato un intricato sistema di gestione del giro d’affari nel centro massaggi gestito dalle donne.

Utilizzando contatti telefonici e pubblicità online, le accusate hanno attivamente promosso l’attività illecita, indirizzando clienti a prostituirsi e facilitandone lo sfruttamento. L’immobile utilizzato per l’attività è stato posto sotto sequestro come parte delle misure di contrasto allo sfruttamento della prostituzione.

Le tattiche utilizzate

Le due donne cinesi coinvolte nell’organizzazione criminale hanno dimostrato una notevole abilità nel gestire il giro d’affari della prostituzione nel quartiere Casal Bertone di Roma. Intrattenendo contatti telefonici con i clienti e pubblicizzando l’attività attraverso inserzioni online e su organi di stampa, le accusate hanno garantito un costante flusso di clienti alla donna coinvolta.

Questo sistema di promozione attiva e facilitazione del meretricio ha reso possibile il perpetuarsi dell’attività illecita nel centro massaggi gestito dalle donne, nonostante le indagini in corso da parte delle autorità competenti. Le numerose recensioni trovate online hanno ulteriormente evidenziato l’estensione e la gravità delle attività illegali svolte nel “centro massaggi”.

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