Qui il servizio realizzato per la puntata di Punto di Rottura del 31 maggio 2024.
Magari non ci facciamo neanche più caso, perché è un’abitudine, ma sulla scatola dell’Happy Meal del McDonald’s c’è un sorriso che nel Regno Unito potrebbe non esserci più.
Oltremanica ritengono infatti che il classico “smile” rappresenti una situazione non aderente alla realtà: complici anche gli stimoli dell’attualità le emozioni – positive e negative – in questi tempi sono sempre più al centro delle cronache e oggetto di attenzione e proprio per questo la catena dei ristoranti che da sempre ha basato la sua comunicazione sulla felicità, sta rivedendo la strategia attenzionando le proprie scelte sulla cosiddetta sensibilizzazione emotiva.
In pratica ci saranno una serie di adesivi che illustreranno una gamma di emozioni attraverso la diversa espressione della bocca. La finalità? Incoraggiare i bambini a esprimere i propri sentimenti perché, secondo la campagna lanciata dal McDonald nel Regno Unito, quasi la metà dei bambini si sente sotto pressione per apparire felici.
Il McDonald’s e le emozioni
La salute mentale prima di tutto, quindi: ma da un po’ di tempo a questa parte si sente sempre più spesso parlare di educazione sentimentale o emotiva per cercare di fornire ai bambini gli strumenti giusti per esprimere i propri sentimenti.
Una necessità che arriva direttamente dalla società e che, come tutti gli argomenti, divide la platea. Ma d’altronde, se vige la regola che dice che è meglio seguire la politica del fare piuttosto che del non fare, un brand come il McDonald ha pensato di agire, con una campagna, sull’Happy Meal per dare il proprio contributo ad una questione sociale non indifferente.