E’ in arrivo in Procura a Velletri la prima informativa della Digos di Roma sul pestaggio di Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio, aggredito nella serata di mercoledì fuori dal suo villino ai Castelli Romani da un gruppo di persone, armate anche di martello e mattoni.
Secondo la vittima, che proprio stamane ha ripostato su «X» un video di Al Jazeera che in un notiziario riprende la denuncia di quanto accaduto dello stesso Rubio con il volto insanguinato, a colpirlo sono stati «gli ebrei sionisti, mi hanno aspettato in sei fuori casa e hanno tagliato i fili del cancello per massacrarmi» ha denunciato. Rubini ha riportato una profonda ferita alla testa, inferta da una martellata, ma anche gravi lesioni al volto. Ieri si è recato in questura per presentare denuncia ed è stato sentito per un’ora dalla Digos. Le indagini della polizia scientifica puntano all’auto della vittima, così come sugli oggetti trovati all’interno. Gli aggressori hanno infatti infranto i finestrini della vettura, ma sui sedili è stato recuperato un martello e un pezzo di mattone: saranno esaminati per capire se ci siano impronte di chi li ha maneggiati.
Ma gli accertamenti riguardano anche le telecamere esterne all’edificio: la polizia sta visionando i filmati di mercoledì sera, ma anche dei giorni precedenti per capire se prima dell’aggressione a Chef Rubio siano stati effettuati sopralluoghi da chi è poi entrato in azione.