La circolare con cui, in vista del Giubileo, i vigili fissano le regole del look — specificando per uomini e donne qualità di taglio e colore dei capelli, quantità di lacca consentita e modalità di trucco — verrà modificata. La questione, rimbalzata su media e social, ha infatti finito per creare malumori in Campidoglio: in giunta molti assessori hanno etichettato come “inutile, anzi nociva perché ridimensiona il grande lavoro fatto sui diritti” il vademecum firmato dal vicecomandante dei vigili Roberto Stefano; e il sindaco Roberto Gualtieri, che alcune fonti interne riportano come “molto arrabbiato per la circolare”, avrebbe subito chiesto ai vigili di mettere mano al documento concordando con i sindacati di categoria una formula che tenga conto dell’uniforme senza specifiche legate al sesso di chi la indossa. Così il 23 maggio i sindacati si recheranno al Comando dei vigili in via della Consolazione, convocati per ricucire dopo le polemiche e iniziare un lavoro di confronto per modificare (secondo i vigili) o ribaltare (secondo i sindacati) il documento. Per il momento il Comando fa sapere che la circolare vale come “richiamo ad alcune norme fissate dal regolamento del corpo” e che nel documento non c’è “nessun intento discriminatorio, tant’è che anche la stessa uniforme è già uguale per tutti, senza distinzioni tra generi: l’importante è che venga indossata in modo decoroso e con la cura necessaria della propria persona”. Perplessità sono espresse anche dai sindacati di categoria.