Villa Aldobrandini torna a risplendere. Un gioiello verde della Roma rinascimentale, poco conosciuto a causa della sua limitata accessibilità, è separato dalla strada da ottanta gradini in salita. Tuttavia, presto Villa Aldobrandini, situata tra via Nazionale e via Mazzarino, sarà accessibile a tutti grazie ai lavori di riqualificazione del giardino e delle strutture architettoniche voluti dal Campidoglio. Il cantiere, avviato l’11 aprile scorso, segue il progetto preliminare di recupero generale della Villa, il cui costo complessivo è pari a 8,3 milioni di euro.
Villa Aldobrandini, l’annuncio di Gualtieri
Ha spiegato il sindaco Roberto Gualtieri: “Quello di Villa Aldobrandini è uno dei cantieri più significativi e importanti che stiamo realizzando, la riqualificazione di una villa che è anche un gioiello dell’architettura, da decenni in attesa di essere valorizzato, Villa Aldobrandini ritroverà infatti la centralità e lo splendore che merita nel segno di una migliore accessibilità: il primo stralcio sarà completo entro il Giubileo e prevede la riqualificazione del giardino, di due dei tre edifici e nuovi accessi. Poi, nel secondo stralcio, si farà un altro padiglione, un’aula studio per i giovani e un altro accesso. Per la fine della legislatura tutti potranno facilmente ammirare e frequentare questo luogo spettacolare nel cuore di Roma”.
Aggiunge Sabrina Alfonsi: “Con l’apertura del cantiere dei lavori di Villa Aldobrandini, rendiamo finalmente concreto un progetto di riqualificazione molto atteso, fortemente voluto dalla nostra Amministrazione e dai cittadini. Villa Aldobrandini verrà finalmente restaurata e resa pienamente accessibile alla cittadinanza. Proprio il principio dell’accessibilità ha infatti guidato tutta la progettazione – ha proseguito -, per troppi anni la villa è stata di fatto isolata e non fruibile, anche a causa degli 80 gradini dell’alto dislivello tra il cancello d’accesso e il giardino. La riqualificazione di Villa Aldobrandini – ha concluso – rappresenta una sfida suggestiva sui grandi temi di carattere ambientale, architettonico, storico, artistico, urbanistico, sociale e gestionale”, conclude.