Futsal, perde Genzano, vince l’Olimpus
Tutto come nelle previsioni, le gare 1 dei play off scudetto, del campionato di Serie A maschile di calcio a 5. Ha dato inizio alle ostilità, la vittoria dell’Olimpus Roma, ai danni dell’Italservice Pesaro. 6 a 1 il risultato finale, per gli uomini di Daniele D’Orto, in una gara che non ha mai avuto storia. Per i capitolini, in rete, Marcelinho, Cutrupi, Biscossi, Tres, Isgrò e Fortino, mentre per i biancorossi pesaresi, il gol della bandiera è stato ad opera di Murilo Schiochet. Più equilibrata, la vittoria della L84, sulla Sandro Abate Avellino. Una gara sempre in controllo, per i ragazzi in maglia neroverde di mister Paniccia, che hanno concluso la prima frazione sul 2 a 0. Nella ripresa, dopo il gol illusorio di Ugherani, i piemontesi hanno ripreso il dominio delle operazioni andando in rete altre tre volte, chiudendo di fatto la gara, poi conclusa col punteggio di 6 a 4 per i padroni di casa. Gli irpini di mister Basile dovranno ripartire, dalla prestazione della ripresa, per invertire le sorti della serie, che appare così segnata. Brutta batosta, quella inflitta all’Ecocity Genzano, dal Meta Catania. In un gremitissimo Pala Catania, è stata sinfonia rossoblù, con le marcature di Timm, Luka Dian, Carmelo Musumeci, e le doppiette di Bocao e Pulvirenti. 7 a 1il punteggio finale, con gli uomini di Di Fazio, che cercheranno di vendere cara la pelle, nel ritorno previsto al Pala Cesaroni. L’ultima gara dei quarti di finale, si è confermata la più equilibrata. Nel derby campano, andato in scena al PalaJacazzi di Aversa, gli ospiti sono andati subito in vantaggio con Venancio, venendo però raggiunti pochi minuti dopo da Ercolessi. Gara in equilibrio, per tutta la sua durata, e ripresa sulla stessa falsariga del primo tempo, con Borruto e Braga a fissare il definitivo 2 a 2, con cui si sono conclusi i tempi regolamentari. Nell’extra time, l’equilibrio non si è spezzato, nonostante le due marcature per parte. 4 a 4 il risultato finale, e appuntamento a gara due al Pala Sele.
A cura di Roberto Martin.
@foto gruppo media Sandro Abate