Domani, al Teatro Parioli Costanzo di Roma, il Balletto di Roma presenta ‘Anima Explora’, il progetto premiato dal bando Siae – ‘Per Chi Crea’, che celebra la cultura urbana, il ritmo nero e la break dance. Per l’occasione il Balletto di Roma inaugura una nuova formazione e uno spettacolo curato dal duo Jolomi Urunden e Daniele Rommelli.
Parioli, domani presentato ‘Anima Explora’ del Balletto di Roma
In una nota dello spettacolo si legge che “affrontando il superamento dei propri rispettivi confini, legati a estetiche e forme della rappresentazione della danza contemporanea oggi l’opera realizza un intreccio nuovo, frutto di una contaminazione di stili e persone, con una forte impronta live, dalla coreografia al free style, dalla struttura del sound alla ricerca costante di una profonda connessione con la musica e gli effetti visivi immersivi. In scena un incontro tra due anime-corpo (Luna e Solis) rispondenti ad accordi musicali, sonorità e ritmi che contraddistinguono diverse qualità di movimento e modi di essere di cui i danzatori rappresentano l’essenza visibile, la musica quella invisibile”.
E ancora: La presenza fisica in scena del musicista Jolomi Urunden anima in tempo reale questa connessione diretta del suono con i corpi che, rispondendo a impulsi musicali originali creati dal vivo e integrati con effetti video su totem led realizzati su concept visual di Luca Paoloni e visual production di Davide Del Gaudio subiscono man mano un’osmosi, una metamorfosi. Dalla vibrazione iniziale, il big bang della performance nasce una danza che riflette una dualità naturale tra anima e corpo. E’ la danza di Luna e Solis che trovano armonia nell’equilibrio e nell’accettazione delle reciproche essenze”.
Conclude la nota: “Luna è corpo nella quiete della notte, la sua danza è fluida, elegante e il suo movimento è un’armonia di luce. Dall’altra parte, Solis è il ritmo delle onde di energia e incarna lo spirito della musica con movimenti intensi, ardenti e dinamici. Infine, Capriccio, personaggio di transizione ma determinante, agisce come catalizzatore di questo incontro; la sua presenza è sfuggente e riflette anche la molteplicità della relazione tra musica, danza e arti visive”.