Settanta associazioni internazionali, almeno 1500 rievocatori provenienti da tutto il mondo e una foltissima cornice di pubblico, affascinata dalla magica atmosfera dell’Antica Roma. Sono alcune delle cifre che testimoniano il successo delle rievocazioni per il Natale di Roma al Circo Massimo, sotto l’esperta e appassionata organizzazione del Gruppo Storico Romano, realtà giunta al 24° anno al timone della manifestazione.
Un’esperienza a dir poco coinvolgente, che ha ridato vita alla storia dell’antica Roma, catturando l’attenzione di partecipanti provenienti da ogni parte del globo. Radio Roma, in qualità di Media Partner dell’evento, ha potuto raccontare ogni minuto di tre giorni indimenticabili, con un ricco programma di manifestazioni, cultura e spettacoli.
A rendere speciale la manifestazione ed efficace l’organizzazione da parte del Gruppo Storico Romano, è stato l’affidamento di un ruolo specifico ad ogni rievocatore, come riferito ai nostri microfoni, ad esempio, dall’ingegnere Giancarlo Carlone: “Io interpreto il famoso curator aquorum Sestus Iulius Frontino”. “Ci sono a volte personaggi anche secondari che hanno intensità profonda, e rilevanza, per aver dato molto e vissuto in modo da dare lustro a Roma”.
A restituire poi alcuni dati aggiuntivi, capaci di raccontare il successo della manifestazione, è il direttore artistico Yuri Napoli: “È andato tutto benissimo perché abbiamo avuto, nonostante la pioggia, il nostro classico picco di presenze, che avviene tipicamente la domenica, intorno ai 50mila spettatori” ha spiegato Napoli.
“Si tratta di un quarto della capienza complessiva del Circo massimo. Complessivamente abbiamo superato le 100mila presenze, con almeno 12 Nazioni rappresentate, e quasi 2000 rievocatori”.
Un evento, quello offerto dal Gruppo Storico Romano, capace anche di fungere da prezioso volano per il turismo. “Abbiamo turisti che vengono qui appositamente, dal Nord e dal Sud America” ha aggiunto Napoli. “Programmano i loro viaggi in base a questo evento, e la rappresentanza è davvero da tutto il mondo, dall’Asia alle Americhe”.