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Roma, sgominata banda delle criptovalute: sequestro milionario

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Nel quadro di un’operazione condotta dalla Procura della Repubblica di Velletri, le forze dell’ordine hanno effettuato il fermo di un individuo e denunciato altre 21 persone per presunte attività di associazione a delinquere e abusivismo finanziario nel settore delle criptovalute. L’inchiesta ha portato al sequestro di criptovalute per un valore stimato di oltre 63 milioni di euro, frutto di investimenti effettuati su piattaforme online prive delle necessarie autorizzazioni.

L’indagine sul gruppo criminale e il sistema delle criptovalute

Nel quadro di un’operazione condotta dalla Procura della Repubblica di Velletri, le forze dell’ordine hanno effettuato il fermo di uno individuo e denunciato altre 21 persone per presunte attività di associazione a delinquere e abusivismo finanziario nel settore delle criptovalute.

L’inchiesta ha portato al sequestro di criptovalute per un valore stimato di oltre 63 milioni di euro, frutto di investimenti effettuati su piattaforme online prive delle necessarie autorizzazioni.

Le indagini condotte

Le indagini, coordinate dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma e del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche, hanno rivelato che gli indagati utilizzavano i social network per promuovere investimenti in criptovalute.

Queste operazioni avvenivano su piattaforme online che non possedevano le autorizzazioni richieste dalle normative vigenti. Offrivano rendimenti settimanali molto allettanti al fine di attrarre nuovi investitori e capitali.

La società italiana coinvolta

Durante le attività investigative è emerso il coinvolgimento di una società italiana che avrebbe operato illegalmente sul mercato delle cripto.

Questa società avrebbe creato una propria criptovaluta e l’avrebbe offerta come forma di investimento attraverso il proprio sito web. Le autorità hanno quindi eseguito il sequestro delle criptovalute, oltre 776 milioni, e sono state avviate azioni legali nei confronti degli indagati.

Uno di loro è stato fermato presso lo scalo aeroportuale di Fiumicino mentre tentava di imbarcarsi su un volo diretto in Polonia.