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Soprintendenza dice no a spostamento autodemolitori alla Barbuta, sindaca Ciampino: “Vittoria”

Emanuella Colella sindaca del Comune di Ciampino

Sullo spostamento degli autodemolitori nel sito dell’ex campo nomadi de La Barbuta arriva il parere negativo della Soprintendenza speciale del ministero della Cultura. “Una vittoria” per Emanuela Colella, sindaca di Ciampino, che confina con l’area del Comune di Roma. Stupore per la decisione invece dal Campidoglio che è pronto a chiedere la revisione del parere.

Soprintendenza dice no a spostamento autodemolitori alla Barbuta

“Oggi il lavoro svolto in favore del nostro territorio, di tutti i cittadini, della tutela del Parco dell’Appia Antica ci viene riconosciuto: gli autodemolitori non possono essere spostati nel sito della Barbuta” ha dichiarato Emanuela Colella in una nota diffusa ieri su Facebook.

“La Soprintendenza speciale del ministero della Cultura – prosegue la sindaca di Ciampino – sconfessa e si dichiara non favorevole a un’ipotesi, quella della delocalizzazione degli autodemolitori di Roma, che da subito ci ha visti contrari, citando tra le motivazioni le nostre istanze protocollate a gennaio e a marzo 2024”.

Sindaca Ciampino: “Vittoria che oggi condividiamo con tutti i cittadini”

“A tal proposito ringrazio la comunità di Diritti in Comune e l’associazione Italia Nostra per i contributi a sostegno di questa battaglia. La vittoria che oggi condividiamo con tutti i cittadini che ci hanno chiesto di impegnarci per la tutela del decoro e della salute pubblica non è certamente definitiva, ma ci dà ulteriore forza per combattere e dare seguito al lavoro che stiamo facendo in difesa del parco e dei cittadini” conclude Colella.

Campidoglio, Chiediamo al Mic revisione del parere

Il parere negativo del ministero della Cultura è stato accolto con stupore dagli assessori capitolini all’Ambiente e all’Urbanistica Sabrina Alfonsi e Maurizio Veloccia che chiedono al Mic la revisione del parere.

“Stiamo predisponendo una nota da inviare alla soprintendente Porro, – spiegano Alfonsi e Veloccia – con la quale puntiamo a riaprire l’interlocuzione e ottenere la revisione del parere, che non può non destare sorpresa quando definisce questa area di eccezionale interesse paesaggistico, senza valutarne a pieno l’attuale stato di compromissione e trasformazione”.

Campidoglio: “La Barbuta unica soluzione”

Per gli assessori la richiesta, avanzata da Roma Capitale, di deroga alle prescrizioni del Piano territoriale paesistico della Regione Lazio, per consentire la realizzazione di un impianto di economia circolare per il trattamento dei veicoli fuori uso in località La Barbuta, “ha avuto fin dall’inizio una complessa fase istruttoria, avviata con una ricerca di aree idonee su tutto il territorio di Roma Capitale che ha portato all’individuazione, come unica soluzione percorribile, dell’area di proprietà comunale che ha ospitato negli ultimi 25 anni prima un campo nomadi e poi un villaggio della solidarietà”.

Il nodo bonifica

Secondo Alfonsi e Veloccia “la realizzazione in quel luogo di un impianto consentirebbe la gestione avanzata di una particolare tipologia di rifiuto, considerato speciale ai sensi del dl n.152/2006 sulla quale per altro Roma è indietro rispetto agli obiettivi fissati dalla normativa nazionale e comunitaria”. Inoltre “utilizzare per un impianto un’area già compromessa renderebbe più semplice l’attività di bonifica dei luoghi”.

Se il Ministero non dovesse rivedere il parere, “ci aspettiamo – concludono gli assessori capitolini – che sia pronto a intervenire direttamente o a mettere a disposizione dell’Amministrazione di Roma Capitale le ingenti risorse necessarie ad effettuare le bonifiche e i ripristini ambientali necessari per risollevare una delle aree maggiormente degradate di tutto il territorio di Roma”.