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Tensioni internazionali, massima sicurezza a Roma

L’attacco dell’Iran a Israele, dopo quello di Hamas del 7 ottobre scorso e la reazione di Tel Aviv, è stato al centro ieri del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Lamberto Giannini. Allerta massima sul Ghetto, oltre che su tutta Roma, dove si trovano molti dei 250 obiettivi di prima fascia registrati dal ministero dell’Interno sui circa 28 mila nazionali, nella Capitale sono oltre 4 mila. Già a Pasqua le misure di sicurezza erano state rinforzate anche sulla base delle minacce ricevute dall’Italia per il suo coinvolgimento ad esempio nella crisi del Mar Rosso, con la scorta al naviglio commerciale a protezione dagli attacchi dei ribelli yemeniti. Il Ghetto, la Sinagoga, l’ambasciata d’Israele – chiusa al pubblico -, le sedi diplomatiche, le scuole e gli istituti di cultura ebraici fanno parte ormai da anni dell’elenco di obiettivi sensibili. Ma la sicurezza comprende anche la vigilanza non solo su ambasciate, sedi istituzionali, monumenti, luoghi di culto, stazioni ferroviarie e aeroporti, trasporti pubblici, a cominciare dalla metropolitana. Eventi, spettacoli, mostre, così come i centri commerciali. Fra i prossimi appuntamenti quello del 25 Aprile e il Primo maggio, con il Concertone a piazza San Giovanni. C’è attenzione anche per due appuntamenti sportivi di grande richiamo allo stadio Olimpico, come il ritorno dei quarti di finale di Europa League il 18 aprile fra Roma e Milan, e quello della semifinale di Coppa Italia fra Lazio e Juventus il 23.