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Blitz al Laurentino 38 alla ricerca di armi e droga: 5 arresti

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Nelle prime ore del mattino, un imponente blitz coordinato dalla Polizia di Stato ha avuto luogo nel quartiere Laurentino 38, a Roma. Gli agenti, provenienti da diverse unità operative, hanno eseguito cinque misure cautelari, emesse dal Tribunale di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Le accuse riguardano reati gravi, tra cui tentato omicidio, traffico di droga, possesso illegale di armi da fuoco e violazione della legge sulle armi.

Il blitz al Laurentino: cinque gli arresti

Le misure cautelari hanno portato all’arresto di tre persone, mentre altre due sono state poste agli arresti domiciliari. Le perquisizioni, autorizzate dall’autorità giudiziaria, hanno interessato tredici indagati, dando il via al sequestro di una somma notevole di denaro contante, pari a 300mila euro.

L’azione della Polizia è stata resa possibile grazie alla collaborazione di diverse unità, tra cui il Reparto Volanti, la Squadra Mobile, le Squadre Cinofile e la Polizia Scientifica, oltre alla partecipazione dei Vigili del Fuoco.

Le indagini da un episodio a settembre 2023

L’indagine che ha portato a quest’operazione ha avuto inizio dopo un episodio avvenuto nel settembre del 2023, quando un individuo è stato ferito da colpi d’arma da fuoco e trasportato in ospedale.

Le indagini, condotte dal IX Distretto Esposizione con il supporto di sistemi di intercettazione ambientale, hanno portato alla luce non solo i dettagli dell’evento criminoso, ma anche le motivazioni che hanno scatenato l’aggressione.

Chi sono i fratelli M., gestori del traffico di droga al Laurentino

I principali responsabili di queste attività illegali sono stati identificati come i fratelli M., che gestivano un fiorente traffico di droga in Via Kafka da diversi anni. Questi individui avevano instaurato un’egemonia nella zona del Laurentino, ricorrendo persino all’uso di armi da fuoco per proteggere il loro dominio territoriale.

L’aggressione a C.A., avvenuta proprio in prossimità della loro base operativa, ha rivelato ulteriori dettagli sulle loro attività illecite.

È emerso che i fratelli M. non solo si dedicavano allo spaccio di droga, ma vivevano esclusivamente dei proventi ottenuti da questa attività illecita. Questo stile di vita li ha portati a organizzarsi in modo attento e capillare nel quartiere del Laurentino 38, creando una struttura criminale ben definita e stabile nel tempo.

Durante l’indagine, sono state intercettate numerose conversazioni che confermano il loro coinvolgimento diretto nello spaccio di droga e nella gestione della zona.

Il terzo soggetto coinvolto

Parallelamente all’operazione contro i fratelli M., è emerso il coinvolgimento di un altro individuo, noto come B.V.A., in un’attività intensiva di traffico di cocaina.

Le perquisizioni hanno permesso di rinvenire consistenti quantitativi di droga e armi illegali, oltre a una somma considerevole di denaro contante, pari a 27.000 euro, e tre orologi Rolex.