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Regione Lazio, 4 milioni per la videosorveglianza e recupero beni confiscati

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La Regione Lazio il recupero dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Con una delibera, sono stati stanziati complessivamente 4,3 milioni di euro, distribuiti su due anni, per promuovere interventi mirati alla sicurezza integrata e al riutilizzo dei beni sequestrati.

Regione Lazio, promozione della sicurezza integrata

L’iniziativa “Sicurezza in Comune” prevede l’installazione e il potenziamento di impianti di videosorveglianza e interventi di riqualificazione nelle aree critiche dei comuni del Lazio e di Roma Capitale.

I progetti saranno valutati dal Comitato provinciale dell’ordine pubblico e sicurezza, garantendo un approccio concertato alle problematiche locali. Il finanziamento sarà distribuito in base all’incidenza del territorio e all’indice di criminalità.

Recupero dei beni confiscati

Attraverso l’iniziativa “Spazi di legalità”, la Regione Lazio sostiene il riutilizzo sociale dei beni confiscati, promuovendo politiche di legalità e prevenzione del disagio sociale.

Saranno privilegiati progetti che coinvolgono strutture sensibili come scuole e ospedali. I finanziamenti saranno destinati sia a Roma Capitale che ai comuni del Lazio, garantendo una distribuzione equa delle risorse.

Impegno per la sicurezza e la legalità

L’assessore Luisa Regimenti sottolinea l’importanza di questi investimenti per rispondere alle esigenze di sicurezza dei territori.

“Per la Giunta Rocca la sicurezza è una priorità. Nell’ultima legge di Bilancio regionale abbiamo lavorato per portare risorse aggiuntive e rispondere alla domanda di sicurezza che arriva dai territori” ha spiegato Regimenti.

“Con gli avvisi pubblici sulla videosorveglianza e la riqualificazione delle aree degradate, che mancavano dal 2020, vogliamo essere concretamente al fianco dei sindaci e delle forze dell’Ordine per favorire il controllo del territorio. Abbiamo voluto riservare una quota di queste risorse anche a Roma Capitale e ai Municipi, che già usufruiscono di fondi specifici, pensando all’appuntamento del Giubileo 2025, per il quale dobbiamo arrivare preparati”.