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Scuola aperta anche d’estate, Valditara firma il decreto: cosa cambia

A scuola anche d’estate, per la gioia di alcuni genitori in difficoltà a destreggiarsi tra figli, lavoro e altri impegni nei tre mesi che vanno da giugno ad agosto. Il nuovo decreto firmato dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, infatti, aggiunge ulteriori fondi destinati a potenziare l’aggregazione, l’inclusione e la socialità con dei corsi pensati appositamente per il periodo estivo.

A scuola durante le vacanze, nuovi fondi per i progetti estivi

Il decreto, firmato dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, assegna 400 milioni di euro per potenziare le competenze, promuovere l’inclusione e favorire la socialità durante la pausa estiva delle lezioni. Il finanziamento, destinato agli anni scolastici 2023/24 e 2024/25, è rivolto sia alle scuole primarie che alle scuole secondarie statali e paritarie non a scopo di lucro.

Le risorse, aumentate di 80 milioni di euro rispetto al periodo precedente, consentiranno di avviare percorsi che coinvolgeranno da 800 mila a 1,3 milioni di studenti, con un totale di 1,714 milioni di ore di attività supplementari. Le scuole potranno allargare ulteriormente il numero di beneficiari e la durata dei percorsi attraverso accordi con enti locali, università, organizzazioni di volontariato, associazioni sportive e famiglie, seguendo le migliori pratiche già adottate grazie all’autonomia scolastica. Questo è quanto stabilito dalla circolare appena emessa dal Ministro.

Ha dichiarato in merito il ministro Valditara: “Lo avevamo promesso lo scorso anno e ora, anche grazie a un incremento sostanzioso dei fondi, siamo in grado di mettere in campo un Piano estate ampliato e rinnovato. Il nostro obiettivo è una scuola che sia punto di riferimento per gli studenti e per le famiglie anche d’estate, con sport, attività ricreative, laboratori o attività di potenziamento, ricorrendo a tutte le sinergie positive possibili, dagli enti locali alle associazioni del terzo settore”.

Ha aggiunto: “Una scuola che sia sempre più un luogo aperto, parte integrante della comunità per tutto l’anno, realizzando attività di aggregazione e formazione soprattutto per i bambini e i ragazzi che, in estate, non possono contare su altre esperienze di arricchimento personale e di crescita a causa delle esigenze lavorative dei genitori o di particolari situazioni familiari”.