Il sistema informatico di Roma Capitale è in tilt da venti giorni, causando disagi significativi negli uffici anagrafici e nei servizi correlati. La speranza è ora riposta nella completa migrazione dei dati in un nuovo database, programmata per domani, venerdì 12 aprile. Tuttavia, le soluzioni provvisorie adottate finora non hanno sortito gli effetti desiderati, con migliaia di pratiche bloccate e accumuli di arretrato che mettono a dura prova sia i dipendenti che i cittadini.
Le cause del problema informatico e le sue conseguenze
Il sistema informatico del Comune di Roma è andato in tilt a seguito dell’implementazione del sistema di protezione della rete, che ha causato un bug nel software della banca dati.
Gli uffici anagrafici, sia centrali che dei municipi, sono completamente paralizzati, con migliaia di pratiche bloccate e quasi 7mila atti in attesa di scannerizzazione.
Questa situazione ha reso impossibile effettuare cambi di residenza online, rilasciare tessere elettorali e carte di identità elettroniche.
L’emergenza nei Municipi e le difficoltà riscontrate
Nei municipi romani, come il XII a Monteverde, si riscontrano difficoltà significative nell’erogazione dei servizi anagrafici.
In alcuni casi, come nel rilascio delle carte di identità, sono state attivate procedure di emergenza per evitare ritardi.
Tuttavia, i cambi di residenza e altre pratiche rimangono completamente bloccati, con centinaia di richieste inevase e un arretrato che si accumula giorno dopo giorno.
Reazioni e proteste dei lavoratori
I dipendenti degli uffici anagrafici di Roma Capitale hanno proclamato lo stato di agitazione, denunciando la mancanza di comunicazione da parte dell’amministrazione riguardo ai disservizi.
Le organizzazioni sindacali hanno chiesto una pubblicazione ufficiale sul portale del Comune per informare i cittadini sulla situazione. In assenza di miglioramenti, minacciano azioni più decise che coinvolgeranno direttamente il Sindaco.
