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Auguri carbonara! Un amore tutto capitolino

Se si parla di pancetta accostata al termine carbonara, qualsiasi romano si sente offeso nell’animo, se così si può dire. Un po' come quando si dice “ce la mettiamo la panna?”

Qui il servizio realizzato per la puntata di Punto di Rottura del 5 aprile 2024.

È il simbolo della cucina romana e quest’anno, il 6 aprile, compie settant’anni. Si tratta della carbonara. La ricetta – pubblicata per la prima volta nel 1954 sul mensile “La Cucina Italiana” – unisce e divide allo stesso tempo: c’è chi la ama e chi la odia, chi la fa con l’uovo ben cotto, chi lo lascia un po’ crudo, ma su una cosa non si transige proprio: gli ingredienti.

Carbonara, rivisitazioni sì o no?

La regola dice che servono pasta, guanciale, pecorino, uovo, pepe per creare questa esperienza quasi mistica. Non c’è trattoria romana che non ce l’abbia nel menu perché è uno dei quei piatti che rientra tra i “classici”.

Ma se si parla di pancetta accostata al termine carbonara, qualsiasi romano si sente offeso nell’animo, se così si può dire. Un po’ come quando si dice “ce la mettiamo la panna?”.

Insomma infinite rivisitazioni che dividono l’opinione pubblica e che girano attorno a questi pochi ingredienti semplicissimi da trovare. D’altronde è una ricetta dalle umili origini: si racconta che durante la seconda guerra mondiale gli americani aggiunsero alla pasta “cacio e ova”, in gergo, preparata dai carbonari. E se, come si dice, gli affari si fanno a tavola, allora il 6 aprile si potrebbero fare un bel po’ di accordi di fronte a questo piatto per festeggiare il Carbonara Day.