Con l’arrivo dell’estate sembra proprio che ad aumentare non saranno solo le temperature, ma anche i prezzi dei voli.
In vista delle ferie estive la voglia di viaggiare è tanta. Per alcuni significa raggiungere quelle mete che, a causa della lontananza dal punto di partenza, non si possono raggiungere in auto o con altri mezzi di trasporto, se non con l’aereo. Per chi utilizzerà questo mezzo, all’orizzonte pare non ci siano buone notizie.
Venerdì 23 febbraio, durante una breve conferenza stampa, l’amministratore delegato di Ryanair, Michael O’Leary, ha annunciato che i prezzi dei voli nei mesi più caldi potrebbero arrivare a costare tra il 5-10% in più rispetto all’attuale a causa del ritardo che si è verificato nelle consegne dei nuovi aerei prodotti da Boeing. Per il numero uno della compagnia low cost, con meno aerei caleranno anche i passeggeri da 205 a 200 milioni e questo comporta di conseguenza «un ambiente tariffario più alto in tutta Europa». Al contrario, secondo O’Leary, se la capacità aumentasse le tariffe si abbasserebbero.
Ryanair, perché Boeing sta ritardando le consegne?
Per poter coprire tutte le rotte e i voli programmati per l’estate, servirebbero più mezzi che ora però non ci sono. Ma perché Boeing sta ritardando le consegne? Tutto dipenderebbe dal recente incidente capitato ad un velivolo, il 737 Max, il cui portello si è sganciato ed è caduto da un’altezza di 16.000 piedi, ossia 4876,8 metri: l’episodio ha comportato un rischio altissimo per i passeggeri, e l’azienda sta continuando ad indagare sulla natura del problema. Attualmente Ryanair può contare solo su 45 dei 57 aerei che aveva ordinato precedentemente, il che ridimensionerà inevitabilmente il numero dei passeggeri avrebbe potuto trasportare durante l’anno.