Home NOTIZIE ATTUALITÀ Il Generale Roberto Vannacci indagato a Roma per istigazione all’odio razziale

Il Generale Roberto Vannacci indagato a Roma per istigazione all’odio razziale

generale vannacci

Il generale Roberto Vannacci è indagato, non solo per presunte spese non giustificate durante il suo mandato come capo missione in Russia, ma anche per le offese e gli insulti presenti nel suo libro “Il mondo al contrario”. Le denunce presentate da associazioni per i diritti civili e il Sindacato dei militari hanno portato all’iscrizione del generale tra gli indagati. Frasi come “Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione” e altre dichiarazioni discriminatorie hanno suscitato un forte sdegno tra diversi settori della società.

Accuse di istigazione all’odio razziale: il contenuto del libro

Nel suo libro, il generale Vannacci ha preso di mira diversi gruppi, tra cui la comunità LGBT+, i migranti, gli ambientalisti e le femministe, con dichiarazioni offensive e provocatorie.

Le parole scritte dal militare hanno scatenato polemiche e il disappunto dell’Esercito, che ha immediatamente preso le distanze dalle opinioni espresse nel libro.

Le accuse di istigazione all’odio razziale hanno portato a un’indagine da parte della procura militare, che sta cercando di fare chiarezza sulla vicenda.

La difesa del generale Vannacci: “Stimolare alla riflessione, non all’odio”

Il difensore del generale Vannacci, l’avvocato Giorgio Carta, ha respinto le accuse di istigazione all’odio razziale sostenendo che il libro del suo assistito mirava a stimolare la riflessione e la lettura su temi sociali e generali.

Secondo l’avvocato, non c’era nessuna intenzione di promuovere l’odio o sostenere la supremazia di una razza sull’altra. Inoltre, Carta ha sottolineato che la difesa non ha ancora avuto accesso agli atti dell’indagine, apprendendo le notizie solo dalla stampa.

La Lega difende il generale Vannacci: “Indagini come medaglie”

In risposta alle indagini sul generale Vannacci, la Lega ha rilasciato una nota di sostegno definendo le indagini stesse come “medaglie”.

Secondo il partito, si tratterebbe di vecchi metodi del vecchio sistema, e invita il generale Vannacci e l’Italia a procedere avanti insieme.

Le posizioni della Lega sul caso del generale Vannacci sembrano essere improntate alla solidarietà e alla difesa delle istanze che il partito stesso sostiene.