Dopo il docufilm uscito a sorpresa su Netflix, ecco anche il libero. Ilary Blasi non si ferma: la conduttrice porta in libreria la sua storia e quella della rottura con Francesco Totti. “Che Stupida” è il titolo del libro, edito da Mondadori, ordinabile da oggi in tutte le librerie.
Ilary Blasi, di cosa parla il nuovo libro
“Gli amici mi chiamano “Ice Princess”, la principessa di ghiaccio – scrive – E non perché porti spesso i capelli dello stesso colore di Elsa di Frozen, ma perché non mi faccio dominare dalle emozioni. Le vivo fino in fondo, sia chiaro”.
Scrive ancora la conduttrice, al momento lontana dalla tv, ma protagonista di ‘Unica’, il docufilm sulla storia con Francesco Totti uscito su Netflix pochi mesi fa: “La felicità, la tristezza, l’entusiasmo, la nostalgia, il dolore… lascio che mi riempiano, tuttavia salvaguardo il ponte di comando della nave: quello spazio deve rimanere sgombro per l’azione, in caso di imprevisti. Avevo l’impressione che una marea scura si stesse allargando dentro di me e arrivasse a lambire il ponte. Non mi ero mai dovuta sforzare per rimanere razionale, quella volta sì”, scrive ancora.
Mondadori ha descritto così il libro di Ilary Blasi: “In queste pagine intense e sincere, Ilary Blasi si mette a nudo raccontando ombre e luci della sua favola d’amore. Il corteggiamento serrato, la passione travolgente, le nozze in diretta tv come una casata reale. La famiglia che si allarga con la nascita di Cristian, Chanel e Isabel. Il sofferto addio al calcio di Francesco e, quando finalmente ci sarebbe più tempo per stare insieme, l’improvviso e incomprensibile allontanarsi di lui”.
Si legge sulla pagina della casa editrice: “La sua freddezza, i silenzi, i dubbi, le bugie, fino alla scoperta del tradimento con un’altra donna e la separazione. Mesi di incredulità e dolore che Ilary ha saputo affrontare con grande dignità e forza, aggrappandosi alla famiglia, agli amici e al suo lavoro, nei momenti peggiori una boccata d’ossigeno che l’ha aiutata a rimanere in contatto con le sue energie più positive, ma anche la fonte di quell’indipendenza che le ha permesso di non lasciarsi sopraffare. “Sono stati dodici mesi orribili, ma anche intensi, in cui ho scoperto me stessa, le mie risorse. Sono sopravvissuta ma non solo: sono ancora in piedi.” Che stupida è la storia di dolore e rinascita, straordinaria eppure comune, di una donna che ha perso l’amore ma non ha mai smarrito se stessa. Con un finale inatteso”.