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Roma, assessora Alfonsi risponde a Sgarbi: “Abbattere alberi è necessario”

alfonsi sgarbi

La polemica sull’abbattimento degli alberi a Roma si intensifica con la risposta dell’Assessora Alfonsi alle critiche del Sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi. Alfonsi sottolinea la necessità di intervenire per garantire la sicurezza cittadina, evidenziando che molti alberi hanno molti anni e il loro peggioramento naturale mette a rischio la stabilità.

Cosa ha detto Alfonsi a Sgarbi

“Il Sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi, in un post sulla sua pagina Facebook, accusa il Comune di Roma di ‘devastare la città’ con argomentazioni secondo le quali ‘chi abbatte un albero uccide una vita’.”

“Ma proprio perché gli alberi sono organismi viventi il loro ciclo vitale comporta un inizio e una fine. Non si tratta, quindi, di creature immortali” ha spiegato l’assessora.

“Gran parte degli alberi di Roma ha almeno settant’anni di età e ogni anno che passa, anche a causa dei cambiamenti climatici, vi è un inevitabile peggioramento della stabilità delle alberature, con una inevitabile ricaduta sui rischi potenziali per la pubblica incolumità”.

Alfonsi cita piazza Venezia

“Un caso evidente è, appunto, quello accaduto a Piazza Venezia lo scorso luglio con lo schianto di due pini centenari risultati, tra l’altro, danneggiati da lavori stradali che, negli anni, ne hanno reciso le radici” ha ricordato l’assessora.

“Proprio in questo quadrante, nei giorni scorsi, il Campidoglio ha effettuato le operazioni di messa in sicurezza della zona che hanno reso, purtroppo, necessario l’abbattimento di quattro cipressi e cinque pini. Tali interventi, come altri eseguiti in diverse zone della città, sono resi inevitabili da ragioni di tutela della pubblica incolumità e tutti eseguiti a seguito di accurate indagini visive e strumentali certificate da agronomi esperti”.

“Gli alberi abbattuti a Piazza Venezia, come è stato reso noto, saranno tutti sostituiti in accordo con la Soprintendenza di Stato e la Sovrintendenza capitolina per ricostituire l’assetto paesaggistico di un’area di grande pregio del centro della città il cui patrimonio del verde storico viene, comunque, costantemente monitorato. Amministrare una città con la convinzione che i suoi alberi siano intoccabili, anche a rischio della sicurezza di coloro che ci vivono, non può appartenere a chi governa con responsabilità, adottando provvedimenti supportati da principi scientifici e non basati su suggestioni irrazionali”.