Il sistema ferroviario in tilt a Roma, con ritardi e cancellazioni di treni, polemiche e disagi tra i viaggiatori. Lo sciopero del 1 dicembre è arrivato senza preavviso, proclamato dai sindacati di base in risposta all’incidente di Corigliano, andando ad amplificare i problemi già emersi durante lo sciopero confederale del 30 novembre.

Situazione a Roma Termini

Già dalla mattina, la stazione Termini ha segnalato ritardi e cancellazioni, con treni fermi da Nord a Sud.

Viaggiatori frustrati condividono sui social le immagini dei tabelloni che annunciano slittamenti e soppressioni.

I disagi coinvolgono tratte da e per Napoli, Fiumicino, Frascati, Civitavecchia, Milano e Palermo.

Ira social

Su Facebook e altri social, i viaggiatori protestano condividendo foto delle cancellazioni prima e dopo gli orari previsti per lo sciopero.

“Stazione Gemelli, i treni continuano a non partire anche dopo la fine dello sciopero” ha segnalato un utente sul gruppo Facebook della FM3 Roma-Cesano-Viterbo. Nel post anche le foto del tabellone che mostra le tratte soppresse per Cesano, Roma Ostiene, Roma Tiburtina e Monterotondo fino alle 18.14, con la fine dello sciopero prevista per le 17.

Lo sciopero senza preavviso

I sindacati di base (Cub Trasporti, Cat, Sgb e Usb) hanno proclamato lo stop di 24 ore senza preavviso, sottolineando la necessità di protestare per la sicurezza dopo l’incidente di Corigliano.

Il Garante degli scioperi nei servizi pubblici essenziali aveva chiesto di condensare lo sciopero con quello confederale, ma la richiesta è stata respinta.

Il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha criticato aspramente le scene indegne nelle stazioni e l’impatto sulla mobilità dei cittadini.

Il Ministro ha convocato un incontro urgente con i vertici delle aziende ferroviarie per garantire una maggiore comunicazione e trasparenza.