Home NOTIZIE CRONACA Pugno in volto per rubare portafogli e cuffie: arrestato 23enne tunisino

Pugno in volto per rubare portafogli e cuffie: arrestato 23enne tunisino

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L’intervento rapido dei Carabinieri ha portato all’arresto di un 23enne tunisino, coinvolto in un brutale episodio di aggressione avvenuto il 26 agosto scorso a Roma. Accusato di rapina in concorso e lesioni personali gravi, il giovane aveva preso di mira un cittadino della Guinea, colpendolo al volto per sottrargli portafogli e cuffie auricolari. Il rapinatore è stato identificato grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza, e il suo arresto è stato eseguito in base a un’ordinanza del Tribunale Ordinario di Roma emessa il 24 novembre.

Il 23enne arrestato, chi è

I Carabinieri della Stazione di Roma Macao hanno agito con prontezza per catturare il 23enne tunisino, noto alle forze dell’ordine e senza fissa dimora.

L’uomo è stato arrestato in ottemperanza a un’ordinanza del Tribunale Ordinario di Roma, datata 24 novembre, che applica la misura della custodia cautelare in carcere. Le accuse pesanti riguardano rapina in concorso e lesioni personali gravi.

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Un’auto dei carabinieri

Di cosa è accusato l’uomo arrestato

La vicenda risale alla notte del 26 agosto scorso, quando un cittadino della Guinea, camminando a piedi in via Marsala, è stato avvicinato da due individui, tra cui il tunisino ora arrestato.

La vittima, un uomo di 34 anni, è stata colpita violentemente al volto e privata del portafogli e delle cuffie auricolari. Il rapinatore, dopo l’aggressione, è fuggito lasciando la vittima soccorsa e trasportata all’ospedale Policlinico Umberto I, con una prognosi di 30 giorni.

Le indagini per risalire all’uomo

L’efficace lavoro investigativo dei Carabinieri è emerso grazie all’acquisizione e all’analisi attenta delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona.

Il 23enne tunisino è stato prontamente riconosciuto dalla vittima, consolidando le prove per l’arresto. Nonostante ciò, le indagini proseguono con l’obiettivo di identificare il complice coinvolto nell’aggressione.