E’ stata sgomberata la villa confiscata alla criminalità di via Braies all’Infernetto sul litorale di Roma. Su disposizione della Procura repubblica, gli agenti della Polizia locale gruppo X Mare ieri mattina sono andati insieme agli assistenti sociali del Comune per liberare la villa che era stata occupata abusivamente da un uomo di circa 50 anni invalido al 100%. All’uomo è stata offerta assistenza alloggiativa, rifiutata spiegando che si sarebbe rivolto a dei parenti.
Roma, sgomberata la villa confiscata all’Infernetto: era stata occupata abusivamente
“Si tratta di una piccola ma importante vittoria per lo Stato e per i cittadini, che fa bene alla nostra comunità” dichiara il presidente del Municipio X di Roma Mario Falconi.
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“Abbiamo ripristinato la legalità. La villetta di Via Braies, unitamente ad altro bene confiscato, – affermano l’assessora Lancia e l’assessore Calcerano, titolari, rispettivamente, delle deleghe municipali al Sociale e al Patrimonio – oggi è stata subito messa a disposizione di progetto PNRR per il ‘Dopo di noi’ a cura del Dipartimento capitolino per le politiche sociali, che si avvarrà dell’ASP Asilo Savoia quale soggetto esecutore. In questo modo il frutto del malaffare tornerà a disposizione della nostra comunità”.
La villa confiscata alla criminalità sgomberata dopo l’occupazione estiva
Si tratta di un villino di centinaia di metri quadrati distribuiti su più livelli con piscina confiscato alla criminalità che ora potrà ospitare un centro per persone con disabilità. Durante alcuni sopralluoghi necessari per avviare gli interventi di adeguamento e di ripristino del bene, è stato appurato dal Municipio X e dalla Polizia Locale che l’immobile era stato occupato lo scorso agosto.
Possanzini: “Fondamentale custodire l’immobile per evitare nuove occupazioni o danneggiamenti”
“L’occupante – spiega Marco Possanzini, Presidente Commissione Speciale PNRR e Giubileo del Municipio X – ha addirittura mostrato dei documenti falsi alle autorità incaricate dei rilievi, presentati anche per ottenere la residenza, comprovanti una presunta assegnazione dell’immobile nonostante il percorso avviato da Municipio X, Comune di Roma e Agenzia dei Beni Confiscati certificasse tutt’altra destinazione”.
“Dall’accertamento – prosegue Possanzini – è emerso inoltre che l’accesso al villino non è stato operato forzando porte o finestre ma addirittura utilizzando delle chiavi. Un fatto gravissimo quando inquietante che ha portato ad una reazione immediata degli Assessori Lancia e Calcerano così come dello stesso Presidente Falconi e della Polizia Locale del X Gruppo Mare. Nei prossimi giorni sarà fondamentale custodire l’immobile per evitare nuove occupazioni o danneggiamenti”.