Il murales di Jorit a Mariupol

 

Jorit, l’artista napoletano, ha realizzato un murales sulla facciata di un palazzo bombardato a Mariupol ed è stato violentemente attaccato. Nel video vediamo l’ampia intervista che ha rilasciato a Vincenzo Lorusso, e nel finale la commentiamo in studio insieme a Vincenzo.

La fotografa Helen Whittle, ha accusato l’artista di avere copiato una foto di sua figlia, come riportato da “The Guardian”.

Jorit ha risposto così:

Questa è il mio ritratto di Nastya, dipinto a mano con gli spray sul muro, la bambina del Donbass a cui mi sono ispirato per realizzare l’opera a Mariupol.
Si Nastya purtroppo non è molto fotogenica e ha la fronte alta, questo per il chiaroscuro e la profondità non aiuta (non ci credo che davvero sono dovuto arrivare a scriverlo) comunque si @fanpage.it e @enricomentana ho ridisegnato Nastya con la composizione ed elementi di questa bambina austaliana. (Treccine e maglia)
E quindi? Voi davvero pensate che le persone sono cosî ingenue da guardare il dito e non la luna?
Potevo dipingere anche un Coccodrillo con una bandierina del Donbass tra gli artigli, il senso rimane lo stesso, non è l’opera di per se ma quello che vuole comunicare che è importante e quello che comunica il volto di Nastya è la sofferenza dei bambini del Donbass che sono cresciuti per 8 anni sotto le bombe di Kiev e con la paura dei battaglioni Nazisti.
Questa è la luna, questo è il centro del discorso mentre il dito…
Comunque siete dei grandi giornalisti davvero, per 8 anni avete ignorato il popolo del Donbass e ora che qualcuno ne parla invece di affrontare la questione fate i critici d’arte!
Ma comunque Vi voglio bene
🥰 e vi ringrazio perchè grazie a voi l’italia intera sta parlando del Donbass ed è esattamente quello che volevo

Il murales di Jorit a Mariupol
Il murales di Jorit a Mariupol

Ma gli attacchi non si fermano qui, ovviamente, “La valigia blu” arriva a scrivere:

il murales e il messaggio che sta dietro ripropongono pedissequamente i più triti tormentoni della propaganda russa …

c’è un dato di fatto incontrovertibile: dal 24 febbraio 2022 a oggi le uniche bombe cadute sulle città non sono di certo quelle delle “NATO”, ma quelle russe.

Ormai non si può nemmeno più raffigurare la sofferenza dei bambini del Donbass, senza incorrere nelle bastonate della propaganda occidentale filo ucraina. Ucraina inondata di armi occidentali di paesi Nato che vengono utilizzate anche per colpire i civili, ma si sa per la propaganda nascondere l’evidenza è imprescindibile. Tanto che Jorit aggiunge:

Cosa fare con questi otto milioni di Russi che sono rimasti in territorio ucraino?
“Bisogna tirargli una bomba atomica”. Julija Tymošenko
’Primo ministro dell’ Ucraina nel 2005 e nuovamente dal 2007 al 2010
“I nostri figli andranno negli asili e nelle scuole, i loro vivranno nelle cantine”. Petro Porošenko presidente

Nell’intervista Jorit spiega i motivi che l’hanno spinto a realizzare quest’opera , al termine il commento di Vincenzo Lorusso.



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