Fuochi d’artificio e un modellino di carta del ponte sullo stretto bruciato, oggi al corteo organizzato a Roma dagli studenti del collettivo Cambiare Rotta della Sapienza con i movimenti per la casa, Asia Usb e Osa, perché “la grande opera che bisogna fare è dare casa alla gente”.
Roma, in corteo studenti e movimenti per la casa
Dopo tre settimane di mobilitazione con le tende per protestare contro ‘il caro affitti’ i manifestanti sono partiti in corteo da piazzale Aldo Moro ingresso della città universitaria per raggiungere il ministero delle Infrastrutture. In testa lo striscione ‘Reddito contro Rendita, dalla parte del diritto all’abitare’ mentre dal megafono un attivista grida ‘questo è anche un corteo per la Palestina’.
“Già nelle rivendicazioni era emerso che il problema degli affitti è strutturale e va avanti da 30 anni, da quando con la legge 431 del 1998 c’è stata la liberalizzazione degli affitti e l’abolizione dell’equo canone – dice Elettra di Cambiare Rotta – Con noi anche i movimenti per la casa perché il caro affitti riguarda anche loro. Chiediamo più studentati pubblici perché i governi hanno sempre finanziato quelli privati”.
Modellino di carta del ponte sullo stretto bruciato dai manifestanti davanti al ministero delle Infrastrutture
Al grido di “Salvini stiamo arrivando” il corteo è poi giunto davanti al ministero delle Infrastrutture. I manifestanti hanno posizionato davanti al dicastero di via Nomentana alcune scatole di cartone con su scritte le loro rivendicazioni: “regolamentazioni affitti brevi, studentati pubblici, case popolari per tutti, stop sfratti, sgomberi e pignoramenti, una nuova legge per regolamentare gli affitti per un canone sostenibile”.
Poi sono stati accesi alcuni fumogeni rossi e sono stati fatti esplodere alcuni fuochi d’artificio. Nel corso del corteo più volte è risuonato il grido “Palestina Libera”. Un modellino di carta del ponte sullo stretto è stato bruciato dai manifestanti del collettivo Cambiare Rotta e movimenti di lotta per la casa davanti al ministero delle Infrastrutture a Roma. “La grande opera che bisogna fare è dare casa alla gente”, hanno sottolineato i manifestanti rivolgendosi al ministro Matteo Salvini.