È solo questione di tempo, poi i biglietti di bus, metro e filobus a Roma salirà a 2 euro rispetto all’attuale euro e 50. Le finanze di Atac, sempre più in rosso, impongono l’aumento del prezzo per il biglietto per le corse di 100 minuti.
Il rincaro è stato già inserito nero su bianco dai tecnici del Dipartimento mobilità del Campidoglio nelle bozze del Pef, il piano economico finanziario di Atac. La speranza che l’aumento venga scongiurato è poca, ma si lavora per far slittare la manovra a luglio 2024.
Difficile possa ripetersi quanto successo lo scorso anno, quando la Regione Lazio scongiurò l’aumento dei prezzi dei biglietti anticipando i 27 milioni di euro necessari ogni anno a garantire gli investimenti su mezzi e infrastrutture.
Atac, quanto costeranno gli abbonamenti
Biglietti giornalieri per la corsa da 100 minuti a 2 euro, l’abbonamento mensile salirebbe da 35 euro a 46,70 euro, mentre quello annuale da 250 a 350 euro. Anche se, in questo caso, si lavora per abbassare il costo degli abbonamenti tra il 5 e il 10 percento.
Prezzi rialzati, in linea con quelli delle altre capitali europee dove però, va detto, il servizio è migliore. Lanno scorso è stata la Regione a evitare il rincaro, anticipando i fondi necessari. Quest’anno è difficile possa ripetersi, per via di debiti pregressi per 22 miliardi di euro a cui deve far fronte.
Dodici mesi fa la giunta Rocca, insediatasi da poco, annunciò così il mancato aumento dei prezzi dei biglietti: “La precedente giunta regionale aveva stabilito che dal primo agosto scattasse l’aumento del biglietto. Con il presidente Rocca, però, abbiamo pensato che non sia giusto intervenire da subito senza avere ragionato e valutato, eventualmente, soluzioni diverse, pertanto l’aumento è scongiurato. Stiamo cercando soluzioni diverse sia nel bilancio regionale che nel nuovo riparto del fondo nazionale trasporti, per evitare l’aumento”.