Si erano conosciuti via social, qualche messaggio, una simpatia e la decisione di vedersi dal vivo: prima in un bar e poi una passeggiata in un parco pubblico a Guidonia comune alle porte di Roma. Un incontro tra amici che si è trasformato in un incubo per una ragazzina di 16 anni. Mentre chiacchieravano infatti il ragazzo un 25enne, cittadino marocchino, avrebbe provato a violentarla.
Conosce 16enne sui social poi la violenza nel parco a Guidonia: arrestato 25enne
L’episodio è avvenuto alla fine di agosto e lo scorso 30 settembre al termine delle indagini partite dopo la denuncia della giovane vittima, la polizia ha arrestato e portato in carcere l’uomo un 25enne di nazionalità marocchina, gravemente indiziato di violenza sessuale nei confronti di una sedicenne.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la minore aveva conosciuto il ragazzo qualche mese prima. I due dopo aver fatto amicizia si erano scambiati messaggi telefonici sui social e, poi, una sera, alla fine del mese di agosto, si sono incontrati nei pressi di un bar dove si erano dati appuntamento.
La passeggiata nel parco, poi la violenza sulla panchina
Avevano fatto una passeggiata per poi recarsi in un parco pubblico nella frazione di Villalba, nel comune di Guidonia Montecelio dove si erano seduti su una panchina, chiacchierando tranquillamente come avrebbero fatto due amici.
Improvvisamente è scattata la violenza dell’uomo. La ragazza è riuscita a sfuggire e a scappare terrorizzata e in lacrime, riuscendo ad allontanarsi. Mentre il 25enne l’avrebbe minacciata di non raccontare a nessuno quanto successo.
La denuncia della vittima
Dopo essersi confidata con una cugina e con una sua amica, la 16enne ha trovato la forza di raccontare quanto accaduto ai suoi genitori che hanno immediatamente denunciato i fatti agli agenti del commissariato.
E’ subito scattata l’attività prevista in questi casi, con audizione protetta autorizzata dal pm di turno, durante la quale la ragazza ha riferito cosa le era successo e sporto denuncia. Dalla conoscenza via social all’incontro per una passeggiata fino alla violenza.
Le indagini
Le dichiarazioni rese dalla vittima sono state chiare e circoscritte, le testimonianze assolutamente sovrapponibili al suo racconto e le fonti di prova acquisite durante l’attività d’indagine, hanno consentito al pubblico ministero della Procura di Tivoli, che ha costantemente diretto le indagini, di chiedere ed ottenere dal gip l’applicazione della misura cautelare personale nei suoi confronti.
Non sono state semplici le attività per rintracciare l’indagato svolte dagli agenti del Commissariato di Tivoli. Le ricerche predisposte senza soluzione di continuità e supportate anche da apparati tecnologici, hanno infine dato esito positivo. L’uomo è stato infatti rintracciato nel quartiere di Villalba, tratto in arresto e tradotto in carcere.