Sabato 7 ottobre 2023 riapre al pubblico il Roseto Comunale e per due settimane sarà possibile ammirare la tradizionale fioritura autunnale. Tornano aperti i cancelli del roseto di Roma con una nuova occasione per romani e turisti di visitare un giardino unico al mondo.
Roseto comunale, riapertura sabato 7 ottobre per la fioritura autunnale
Il Roseto comunale sarà accessibile da sabato 7 a domenica 22 ottobre. L’ingresso al Roseto in via di Valle Murcia n. 6 è libero e gratuito ogni giorno, dalle 8.30 alle 18, festivi inclusi. Non è detto però he possa arrivare una sorpresa.
In occasione della scorsa fioritura primaverile il Campidoglio decise di prolungare l’apertura di una settimana visto il boom di visitatori accorsi per vedere la splendida collezione botanica, composta da circa 1.200 varietà di rose provenienti da tutto il mondo disposte su un’area di 10mila metri quadrati.
Alfonsi: Riapriamo i cancelli di un patrimonio botanico unico
“Dopo lo straordinario successo nella scorsa stagione primaverile, con una forte partecipazione di turisti stranieri e un numero record di presenze, anche di scolaresche, riapriamo i cancelli del roseto comunale” spiega l’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale Sabrina Alfonsi.
“Un luogo incantevole, nel cuore della città, aggiunge – Alfonsi – con uno splendido panorama e un patrimonio botanico unico, gestito con competenza e dedizione dai nostri tecnici. Sarà l’occasione per i visitatori di fare una bella passeggiata nel verde e apprezzare non solo la ricchezza di biodiversità, ma anche i colori e i profumi autunnali”.
1.200 specie di rose
Il Roseto ospita circa 1.200 specie di rose provenienti da ogni angolo del pianeta. Fra le varietà più curiose, la Rosa Chinensis Virdiflora, dai petali di color verde, la Rosa Chinensis Mutabilis, che cambia colore con il passare dei giorni dal bocciolo rosso, al fiore aperto arancione e poi giallo, quindi nuove tonalità crema, rosa chiaro, rosa intenso fino a diventare cremisi. E naturalmente la Rosa Foetida, una rosa maleodorante.
Sono presenti specie primordiali, o “rose botaniche”, che risalgono a 40 milioni di anni fa, molto pregiate e poco conosciute, dimorate insieme alle “rose antiche”, tutte di grande originalità e bellezza. Passeggiando tra i viali si possono ammirare le rose Damascene che già fiorivano a Paestum e a Pompei, ancora oggi usate come base per essenze profumate. E ancora le rose Galliche, le uniche nell’antichità di colore rosso e considerate sacre dai persiani.
C’è anche il fiore dedicato alla fine della guerra delle Due Rose. Rosso quando è in boccio, come la rosa dei Lancaster, e bianco quando si apre come la rosa degli York: le due famiglie in guerra per il trono inglese.