Era diventata l’incubo dei proprietari delle ville e degli appartamenti a Infernetto, Axa e Casal Palocco la banda di cileni che da settimane razziava le abitazioni, portando via accessori griffati, orologi, gioielli d’oro e cellulari. Tutta refurtiva trovata in un miniappartamento all’interno di un comprensorio che la gang utilizzava come base e nascondiglio. È qui che gli agenti del Decimo distretto Lido della polizia di Stato hanno bloccato i cinque componenti della banda, dopo un primo arresto in flagrante di qualche giorno prima. È stato proprio il fermo di un giovane cubano di 21 anni a far scattare le indagini. Il ragazzo era stato arrestato da un agente in quel momento “fuori servizio”, che si era accorto di uno strano movimento in una villa all’Infernetto e di un’auto con il motore acceso con un uomo al volante, che aspettava poco distante. Il poliziotto, dopo aver allertato la sala operativa per chiedere l’ausilio di una pattuglia, era riuscito a bloccare l’uomo alla guida dell’auto. Nella macchina, in uno zaino che il conducente aveva gettato sui sedili posteriori appena si era accorto dell’agente, era stato trovato uno jammer a ventisette antenne, un apparecchio disturbatore di frequenze.