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I bambini del Donbass e il fronte

I servizi in Donbass di Andrea Lucidi e Vincenzo Lorusso si inizia dal video la verità su Soledar nel Donesk, Donbass, in cui i due giornalisti freelance, raccontano le testimonianze che hanno raccolto e quanto visto sul campo, le testimonianze dipingono le forze armate ucraine in modo ben diverso da quello che siamo abituati a vedere in Tv o a leggere sui giornali. Appartamenti civili bombardati, occupazione di interi condomini per farne postazioni militari con “sfratto” delle famiglie residenti, che sono state cacciate fuori dalle loro abitazioni e finite negli scantinati. Tutto questo accade nel Donbass nel silenzio dei media mainstream occidentali.

L’occupazione della scuola che diventa la sede del quartier generale militare ucraino, dove i cittadini intervistati dicono di aver visto ufficiali Polacchi con delle antenne operare su Starlink (il sistema internet satellitare di Elon Musk). Nel frattempo la battaglia continuo e si sente un’esplosione non troppo lontano. La presenza di ufficiali polacchi in Donbass testimonia la partecipazione, nemmeno tanto occulta, della Nato nel conflitto. Segue un’intervista ad una residente che nonostante tutto si ostina a restare nella sua casa, nella sua terra, nella sua città.

La visita in un appartamento, dove risiede una famiglia, la casa è senza corrente, ma hanno l’elettricità grazie ad un generatore che gli è stato donato dai soldati della Wagner. Lungo la strada ancora armi occidentali, questa volta colpi da mortaio. Le abitazioni civili utilizzate come scudi, si vede un carro armato ucraino distrutto a pochi passi dalle case, i reporter si avvicinano mente la battaglia infuria poco lontano e arrivati al carro armato, vicinissimo a loro un’esplosione, probabilmente un colpo di mortaio.

I Bambini del Donbass

La commuovente accoglienza dei bambini di un istituto di Lugansk nel Donbass Riccardo Cocco, proprietario della pizzeria “Riccardino” a Lugansk ha offerto le pizze, Andrea Lucidi e Vincenzo Lorusso hanno aggiunto dei dolci, il resto lo raccontano le immagini e come sempre i bambini ci danno l’esempio. Ai due giornalisti italiani “Quelli che mandano le armi agli ucraini”, armi con cui gli ucraini bombardano anche le abitazioni e la popolazione civile del Donbass, i bambini regalano due piccoli pupazzi fatti da loro. Bambini che prima del 2014 alcune famiglie italiane avevano adottato, oggi questo è impossibile perché legalmente non hanno documenti, i loro documenti russi non sono riconosciuti e quindi non possono essere adottati, un’altra vergogna targata Nato di cui il nostro paese e tristemente complice.

Infine il reportage dal fronte a Sivers’k nel Donbass, con le interviste ai soldati del Donbass e la situazione al fronte.

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