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MILANO (ITALPRESS) – “L’episodio Kharlan-Smirnova? C’è rammarico, avevo sperato che ci fosse un momento di incontro sportivo, c’è stata questa situazione in cui l’atleta russa ha porto la mano
mentre la Kharlan ha porto l’arma. La Russia ha invocato il rispetto del regolamento e il regolamento dice chiaramente che alla fine del match gli atleti devono darsi la mano e salutarsi
con l’arma. Il rifiuto di uno di questi due gesti comporta la penalizzazione. Di fronte al reclamo russo la direzione del torneo non ha potuto far altro che constatare la fondatezza e prendere il
provvedimento”. Così il presidente della Federazione italiana Scherma Paolo Azzi, che fa parte del comitato esecutivo della Fie, commenta la mancata stretta di mano tra Olga Kharlan e Anna
Smirnova durante la prova individuale di sciabola femminile durante i mondiali in corso a Milano.
pia/gm
mentre la Kharlan ha porto l’arma. La Russia ha invocato il rispetto del regolamento e il regolamento dice chiaramente che alla fine del match gli atleti devono darsi la mano e salutarsi
con l’arma. Il rifiuto di uno di questi due gesti comporta la penalizzazione. Di fronte al reclamo russo la direzione del torneo non ha potuto far altro che constatare la fondatezza e prendere il
provvedimento”. Così il presidente della Federazione italiana Scherma Paolo Azzi, che fa parte del comitato esecutivo della Fie, commenta la mancata stretta di mano tra Olga Kharlan e Anna
Smirnova durante la prova individuale di sciabola femminile durante i mondiali in corso a Milano.
pia/gm