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Roma, pantaloncini e magliette troppo corte vietate all’istituto Mozart. Il preside: “Nessun moralismo”

Pantaloncini troppo corti, canottiere e magliette troppo corte, capi di abbigliamento eccessivi e inopportuni. Questi sono i vestiti da evitare all’istituto comprensivo W. A. Mozart, di viale di Castel Porziano nella zona dell’Infernetto sul litorale di Roma. Lo mette nero su bianco il dirigente scolastico, Giovanni Cogliandro in una circolare rivolta a studenti, insegnanti e personale non docente della scuola. 

A scuola si spiega nella nota pubblicata ieri 25 maggio “è obbligatorio indossare un abbigliamento adeguato” per “il rispetto dovuto alla sensibilità di tutti i componenti della nostra comunità scolastica e in generale dell’istituzione scolastica come contesto di crescita inclusiva e interculturale, luogo di apprendimento sereno e non sottomesso alle tendenze effimere dettate dal consumismo”.

La circolare dell’istituto Mozart: evitare pantaloncini e magliette troppo corte

Il preside invita quindi tutti gli studenti, i docenti e i membri del personale scolastico a evitare abiti non appropriati a un contesto di esperienza formativa ed educazione all’armonia e alla cittadinanza quale ci pregiamo di essere”.

E spiega che “A solo titolo esemplificativo sono quindi da evitare pantaloncini troppo corti, canottiere e magliette troppo corte, capi di abbigliamento eccessivi e inopportuni“.

“I docenti e i membri del personale – conclude la circolare – provvederanno a richiamare gli studenti e i colleghi al rispetto di quanto il comune buon senso dovrebbe di per sé suggerire e a informare l’amministrazione di condotte inopportune e che arrecano turbamento secondo quanto previsto dalle vigenti norme”.

Il preside: “La circolare non è sessista né moralista”

Il preside Cogliandro spiega all’Adnkronos: “La circolare non è sessista, infatti ho evitato qualsiasi riferimento alla minigonna proprio perché sembrava discriminatorio, né bigotta o moralista. Non vuole rappresentare una repressione dei costumi bensì si tratta di rispetto per sensibilità diverse: non c’è nulla di male a evitare vestiti che a qualcuno possono dare fastidio”. L’indicazione aggiunge il preside va nel solco di quella “educazione alla bellezza” intesa come “educazione all’armonia”, che al Mozart viene trasmessa tra i banchi.