Il Parco Archeologico di Centocelle, un’area di 126 ettari che si estende per una superficie maggiore di quella di Villa Borghese, avrebbe dovuto essere uno dei gioielli di Roma, ma dopo più di vent’anni dal concorso internazionale di idee del 1996, il progetto è ancora fermo per una serie di motivi preoccupanti.
L’Associazione per la Tutela dell’Ambiente e dei Beni Culturali, AssoTutela, ha denunciato pubblicamente la situazione, sottolineando il degrado in cui versa attualmente l’area e la mancanza di progressi significativi nella sua realizzazione.
Il concorso internazionale “100 idee per Centocelle” fu promosso dal Comune di Roma, guidato all’epoca dal sindaco Francesco Rutelli. L’iniziativa suscitò un notevole interesse, con la presentazione di 144 progetti da parte di rinomati studi di architettura provenienti da tutto il mondo. La scelta finale ricadde sul progetto dell’architetto inglese Mark Ruthven, ma purtroppo, a distanza di molti anni, il parco è ancora lontano dall’essere completato.
A denunciarlo è il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, che spiega: “Sul parco sono presenti attività economiche varie, tra cui autodemolitori che non riescono a trovare diversa collocazione. Vengono elaborati ancora nuovi progetti, ma, nonostante i vincoli archeologici e paesistici che dovrebbero tutelare l’area, non si riesce a trovare l’idonea soluzione”.
Conclude Meritato: “Pensare che per il parco sono intervenute a sostegno decine di associazioni del territorio, migliaia di cittadini, sono state promosse numerosissime manifestazioni ma tutto rimane tal quale a prima, a dimostrazione che le istanze della collettività sono sempre meno ascoltate”.
