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Roma

Via Cesare Lombroso a Roma, di fronte al campo rom nessuna bonifica. L’esposto dei sindacati per chiedere spiegazioni e azioni

In via Cesare Lombroso, di fronte all’ingresso del campo rom, c’è una situazione che sta preoccupando i caschi bianchi, in particolar modo gli agenti dei Gruppi Monte Mario e Nomentano. Cumuli di rifiuti che galleggiano nelle pozze di acqua e bidoni di plastica blu che contengono sostanze chimiche: ecco cosa preoccupa soprattutto chi presiede l’ingresso del campo.

Le varie segnalazioni

È stata inviata una segnalazione a fine marzo, soprattutto successivamente all’ordine di servizio 22895 firmato dal comandante del XIV Gruppo, Marco Giovagnorio, in cui si invitavano gli agenti ad indossare mascherine FFP2/FFP3 e a spostarsi di servizio in via Sebastiano Vinci, più vicini alla rotatoria. Il 26 marzo il responsabile CSA della Polizia locale, Emanuele Fabiani, chiedeva che il servizio venisse sospeso.

Si attendeva quindi la bonifica del sito, ma questa bonifica in data 20 aprile ancora non era avvenuta, data in cui è stata inviata una missiva dal sindacalista Ugl Autonomie Ivano Ardovini in cui si legge che “Constatiamo che continua a essere espletato il servizio a fronte di un mancato riscontro alla nostra nota del 27 marzo e senza alcun provvedimento di tutela per il personale impiegato”. Altra data è quella del 16 maggio, giorno in cui l’Ugl ha deciso di depositare un esposto in Procura perché non c’era stata alcuna bonifica.

L’esposto

“Allo stato attuale – si legge nell’esposto – il materiale chimico contenuto nei fusti presenti presso il  ‘Villaggio della Solidarietà’ di Cesare Lombroso sembrerebbe che, oltre ad essere ancora presente sul posto, non è stato attenzionato ed esaminato da alcuna Autorità né, d’altro canto, sono state adottate misure volte allo smaltimento dei fusti e delle sostanze in esse contenute nonché la bonifica dell’area”.

Nell’esposto poi si chiedono delle spiegazioni. “Il Comune ha superato il livello di guardia dell’ipocrisia, inciampando nel funambolismo della cattiva politica e ignora il problema compresi gli sversamenti nel terreno antistante al campo. Tutto è fermo. Nessun controllo e tantomeno interventi per la rimozione del pericolo che minaccia gli agenti del XIV e del III Gruppo, supportati anche dai colleghi altre zone, ai quali è stato ordinato semplicemente di spostare un po’ più lontano dai contenitori il presidio cui sono obbligati davanti al campo rom. Gualtieri, capo della Polizia Locale di Roma Capitale, spieghi il perché di tanta indifferenza, di tanto spreco e umiliazione delle forze di un Corpo già in grande difficoltà”.

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