Di fronte al ministero dell’Istruzione e del Merito a Trastevere si è svolta la protesta in solidarietà della studentessa bolognese a cui non è stato permesso di svolgere l’esame di maturità perché con sindrome di Down. Gli studenti di Osa, l’Opposizione studentesca d’alternativa, Potere al Popolo e Cambiare Rotta si sono attivati in una giornata di mobilitazione nazionale.
«Questa è una scuola-gabbia», al megafono gli studenti che tengono in mano uno striscione con scritto «A fianco di Nina!».
Poche ore dopo la protesta a Roma, a Bologna si è svolto il sit-in di fronte al liceo Sabin dove anche la ragazza era presente. «Nina deve avere la possibilità di fare l’esame di maturità», dice Ernesto Ciciarello, studente del Cavour e delegato di Osa. «La questione è però politica, questo Ministero che dice di essere del merito cade oggi in contraddizione. Questa scuola non riesce ad essere un ascensore sociale, ma anzi immobilizza e dimentica gli studenti».
Giulia Calò del liceo Vittorio Colonna è aderente a Potere al Popolo e dice che «è necessaria una nuova scuola». «È assolutamente inaccettabile che una ragazza venga discriminata in questo modo. Non si tratta di un caso isolato ma di un modello di scuola che non funziona. Lo abbiamo visto con la didattica a distanza dove proprio i ragazzi con disabilità hanno avuto più difficoltà ad accedere alla scuola pubblica».
(S)