Svolta nelle indagini sulla morte di un neonato per un’emorragia dopo una circoncisione fai da te avvenuta lo scorso 24 marzo a Montecompatri in provincia di Roma. Due donne nigeriane sono state fermate dai Carabinieri della Compagnia di Frascati e della Stazione di Colonna con l’accusa di omicidio preterintenzionale aggravato ed esercizio abusivo della professione medica.
Anche la madre del bambino è indagata in stato di libertà, gravemente indiziata per concorso in omicidio preterintenzionale. L’autopsia accerterà le cause della morte del bimbo.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri durante le indagini coordinate dalla Procura di Velletri, la madre del neonato avrebbe richiesto attraverso una delle due donne l’intervento della seconda per praticare la circoncisione al figlio presso la propria abitazione di Montecompatri. La donna quindi avrebbe effettuato l’intervento con l’aiuto della prima.
La mattina del 24 marzo scorso la mamma disperata, dopo il malore del bambino, ha chiamato il 112 e ha chiesto aiuto a una pattuglia di Carabinieri della Stazione di Colonna che stava eseguendo un posto di controllo in via Casilina, all’altezza del capolinea della metro C. Inutile la corsa in ospedale dell’ambulanza scortata dai Carabinieri. All’arrivo il bimbo di soli 20 giorni era morto.
Sono stati sequestrati i cellulari di tutti i coinvolti nella vicenda e, presso l’abitazione della seconda donna, 4.240 euro, somma ritenuta provento dell’esercizio abusivo della professione, numerose siringhe e medicinali vari. Entrambe le donne fermate sono state tradotte presso la casa circondariale di Roma Rebibbia-Femminile in attesa della convalida.
(eg)