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Roma, ex badante di un cardinale scoperto a spacciare vicino al Vaticano: la droga nascosta nella sigaretta usa e getta

immagine di repertorio

Sembrava una normale sigaretta elettronica usa e getta invece al posto della batteria c’era la droga. Così un filippino di 60 anni, riusciva a spacciare shaboo la potente anfetamina senza destar sospetti. O almeno così pensava. Invece i poliziotti lo hanno fermato per un controllo a Roma nei pressi della fermata metro di Ottaviano, insospettiti dall’atteggiamento dell’uomo e di un connazionale. Prima di passarsi la sigaretta infatti ci sarebbe stato uno scambio di soldi: 50 euro.

Davanti agli agenti il cliente, riporta il Messaggero, ha confessato spiegando che l’incontro con il 60enne era proprio per comprare lo stupefacente. Non si trattava inoltre del primo appuntamento. Nella perquisizione nell’appartamento dell’uomo a Casalotti è stato trovato anche un bilancino di precisione. Al processo per direttissima l’imputato si è difeso spiegando che non aveva droga con sé inoltre i 50 euro servivano per pagare un debito.

Il giudice ha deciso come misura cautelare per l’obbligo di presentazione alle forze dell’ordine due volte a settimana. Il 60enne arrivato in Italia nel 1987 ha lavorato come domestico per 27 anni presso la famiglia di un cardinale, in Vaticano. Occupazione terminata secondo l’uomo dopo la morte del porporato. Il sospetto, riporta il quotidiano romano, è che un precedente sempre per spaccio gli sia costato il licenziamento. 

(eg)