Massacrata di botte, insultata e minacciata di morte. Fino a quando è riuscita a chiamare i soccorsi. Le grida di dolore e spavento hanno fatto scattare l’allarme e sul posto si sono precipitate le pattuglie della polizia. Lì in via Carlo Saraceni a Tor Vergata c’era il compagno della vittima, un peruviano di 36 anni che con il coltello in pugno la minacciava: “Ti ammazzo non arrivi a domani”.
Il 36enne ha inveito anche contro gli agenti aggredendoli. Bloccato non senza difficoltà l’uomo è stato arrestato e dovrà rispondere delle lesioni gravi provocate alla compagna e di resistenza e lesioni contro un pubblico ufficiale. La vittima è stata trasportata al Policlinico Casilino con un trauma cranico e fratture varie guaribili in non meno di 30 giorni.
Scaraventata per le scale e presa a calci
Tutto sarebbe iniziato da una lite per futili motivi, ma quando i poliziotti sono arrivati sul posto si sono trovati davanti tutta la furia dell’uomo che dopo aver scaraventato per le scale la compagna l’ha presa a calci e pugni nel cortile condominiale anche quando era ormai a terra.
Non era il primo episodio di violenza. La donna di nazionalità cubana ha raccontato di essere vittima del compagno da tempo ma che non l’aveva mai denunciato per paura. Era già finita in ospedale lo scorso anno quando, riporta il Messaggero, durante una lite l’uomo le ha tirato addosso una candela accesa procurandole ustioni sul volto. La scorsa notte però i vicini hanno chiamato i soccorsi mettendo fine a un incubo che durava da troppo.
(eg)