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Cassino, stanchi dell’attesa al pronto soccorso prendono a calci e pugni un infermiere

Stanchi di aspettare mettono a soqquadro il pronto soccorso e prendono a calci e pugni un infermieri. L’ennesimo episodio di violenza nei confronti di un operatore sanitario è accaduto nell’ospedale Santa Scolastica di Cassino in provincia di Frosinone.

Lì padre e figlio erano in attesa, registrati alle 17 circa con codice verde. Intorno a loro pazienti con problemi più seri che quindi avevano la precedenza. Eppure stanchi di attendere, hanno espresso la loro insofferenza aggredendo intorno alle 21 un giovane infermiere, impegnato al triage, che aveva chiesto al paziente di entrare in stanza per l’inizio del percorso di assistenza.

“Basta aspettare” calci e pugni all’infermiere

L’uomo, alterato perché a suo dire aveva dovuto aspettare troppo tempo, ha lanciato le carte per terra, mentre il figlio che era con lui avrebbe colpito con un pugno allo zigomo e un calcio alla gamba  l’infermiere che si è accasciato a terra. Sul posto è arrivata una pattuglia dei carabinieri per sedare gli animi degli aggressori, mentre l’operatore sanitario è stato soccorso e curato. È stato refertato con sette giorni di prognosi.

A denunciare l’episodio la Uil Fpl, attraverso il segretario provinciale Pierluigi Quagliozzi e il segretario generale Maurizio Palombi che chiede, alla luce delle ripetute aggressioni registrate negli ultimi periodi, che venga istituito un posto di sorveglianza all’interno dei pronto soccorso a beneficio della sicurezza dei lavoratori e anche dei pazienti.

Il sindacato ritiene indispensabile che almeno una guardia giurata sia presente nelle strutture sanitarie per garantire l’incolumità di operatori che sono abbandonati a sé stessi.

(eg)