“Buon compleanno Massimo” di Marco Spagnoli è il film documentario che propone la Rai Documentari per questo venerdì 17 febbraio in prima visione alle 21.25 su Rai 3. Il prossimo 19 febbraio Massimo Troisi avrebbe compiuto settant’anni e per celebrare questo anniversario, la Rai vuole omaggiarlo con un documentario dalla produzione Samarcanda Film, in collaborazione con Rai Documentari, con Regione Campania Film Commission e con Ufficio Cinema del Comune di Napoli. Dal 19 febbraio sarà poi disponibile su RaiPlay.
Nel film intervengono personaggi come Renzo Arbore, Eugenio Bennato, Jerry Calà, Maurizio Casagrande, Enrico Casarosa, Vittorio Cecchi Gori, Nino D’Angelo, Enzo De Caro, Maurizio De Giovanni Lello Esposito, Fabio Fazio, Francesco Frigeri, Massimiliano Gallo, Frank Matano, Pietra Montecorvino, Francesca Neri, Franco Oppini, Ferzan Özpetek, Iris Peynado, Roberto Perpignani, Nini Salerno, Umberto Smaila, Cinzia TH Torrini, Rosaria Troisi, Roberto Vecchioni.
È un documentario che racconta la vita di un vero e proprio genio dello spettacolo, racconta anche il lavoro e lo sguardo di Massimo Troisi attraverso testimonianze inedite. Si ripercorrono i momenti più importanti della sua vita e i momenti della sua carriera più rilevanti. Tutto il materiale raccolto serve a trasportare lo spettatore in un viaggio alla scoperta dell’artista oltre l’uomo indimenticabile che è stato.
Al centro del racconto ci sarà anche il suo rapporto con Napoli. Ci sarà il suo sguardo sincero sulla vita e sul mondo, ma anche sulle ingiustizie e grettezze dell’esistenza che con il suo modo di fare e il suo essere così puro ripudiava in pieno.
Alcuni dei suoi amici e dei suoi colleghi raccontano aneddoti e memorie. Ci saranno anche interviste di artisti di oggi che si ispirano più o meno indirettamente a lui, come per esempio Frank Matano.
A fare da guida in questo racconto è Maurizio De Giovanni, uno dei principali scrittori italiani e anche uno dei più influenti autori napoletani della sua generazione.
“Ricordare Massimo Troisi nei giorni in cui avrebbe compiuto settanta anni – ha detto Fabrizio Zappi, Direttore di Rai Documentari – è per me e per la Rai motivo di grande soddisfazione, alla quale si unisce un affetto sincero per uno straordinario personaggio, che, andandosene troppo presto, ci ha lasciato la sensazione di aver perso un amico prima ancora che uno dei più grandi attori e registi del dopoguerra. Questo documentario, che riesce a ritrarre la sua più autentica umanità oltre al suo straordinario talento artistico, nasce anche con l’ambizione di lenire questa ferita collettiva, restituendoci di Massimo una memoria più viva che mai”.
