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ContiamoCi! per non soccombere al totalitarismo (Con Dario Giacomini)

Per non soccombere al totalitarismo

Il Dott. Dario Giacomini radiologo, ex direttore di Radiologia Ovest della provincia di Vicenza, Presidente dell’associazione ContiamoCi! In un’intervista a tutto campo. Iniziamo dal reintegro dei sanitari e dal governo che aveva promesso di cambiare marcia sul covid, ma sembra non avere la forza di farlo, basti pensare al pasticcio delle multe gli over 50, o alla campagna vaccinale per il bivalente.

Nella scorsa intervista abbiamo parlato delle iniziative e battaglie dell’associazione ContiamoCi! Presso l’ordine dei medici, che però non vi ha mai ascoltato e ha negato ogni confronto. Assemblee sospese, partecipanti identificati dalla polizia, processi disciplinari sommari, sospensioni a raffica. Quindi stupisce leggere le parole del Presidente dell’OMCEO, dr. Antonio Magi, sul bollettino dell’ordine:

“I colleghi che hanno preferito non vaccinarsi – tiene a sottolineare – hanno perso l’occasione di confrontarsi con noi in maniera tranquilla e priva di conflitti. Ci dispiace molto di quanto accaduto ma, ripeto, hanno perso l’occasione per un confronto in maniera scientifica e civile, proprio come dovrebbe accadere in un Paese civile come il nostro. È un aspetto che ci ha lasciati un po’ perplessi ma noi continuiamo la nostra attività, sperando che si apra finalmente una nuova stagione all’insegna di una maggiore serenità”.

Cosa pensa Il Dott. Dario Giacomini rispetto trattamento dolce delle forze dell’ordine nei confronti dei vandali del green, che stanno sfregiando opere d’arte e monumenti? Un trattamento inspiegabile se lo confrontiamo con le manganellate e gli idranti usati contro chi manifestava pacificamente contro il green pass e l’obbligo vaccinale.

Lettera aperta a Giorgia Meloni: No al controllo digitale, Non cedere sovranità all’Oms

L’associazione ContiamoCi! Ha scritto un Lettera aperta al Presidente del Consiglio on. Giorgia Meloni, per impedire la svolta definitiva verso identità digitale, green pass a vita e controllo totale.

Il Governo italiano, in data 16.11.2022 ha sottoscritto a Bali, in occasione della riunione del G20, una dichiarazione d’intenti in cui fra l’altro si legge (art.23) “Riconosciamo l’importanza di standard tecnici e metodi di verifica condivisi, nel quadro dell’IHR (2005), per facilitare viaggi internazionali senza soluzione di continuità, interoperabilità e riconoscimento di soluzioni digitali e soluzioni non digitali, inclusa la prova delle vaccinazioni”. Anche se non è nominato esplicitamente, tale dizione prefigura un impegno dei governi alla realizzazione del cd Passaporto Vaccinale Internazionale. Queste espressioni, assieme ai passaggi successivi del documento, manifestano la chiara tendenza ad introdurre massivamente sistemi di controllo includenti l’Identità Digitale (es. riconoscimento facciale), la “prova di vaccinazione” (non solo per il Covid-19, ma per tutte quei patogeni che verrebbero indicati dall’O.M.S., riconosciuta come unico referente ufficiale) e certificati digitali.

L’intesa, che nei programmi diventerà operativa e vincolante a partire dal 2024, contempla “de facto” la cessione totale della sovranità sanitaria dei singoli stati, oggi in carico ai governi, all’O.M. S, tramite la firma di un contratto vincolante. Questo tipo di dichiarazioni e di intenti, sottoscritti internazionalmente, appaiono pesantemente in contrasto con l’abolizione dell’obbligo vaccinale e del “green pass” voluti dall’attuale governo e pure decisi recentemente dal Parlamento.

Chi finanzia l’Oms?

C’è poi il problema dell’indipendenza, l’OMS è finanziano principalmente da privati, che oltretutto hanno interessi nei vaccini, mentre gli stati contribuiscono con appena il 14%. Primo contribuente in assoluto è la Fondazione Bill e Melinda Gates con 551 milioni di USD, seguita subito dopo, in classifica, da GAVI Alliance (organizzazione fondata sempre da Bill Gates nel 2000, focalizzata e specializzata nei vaccini, partecipata da Big Pharma), con un contributo di 246 milioni di USD.

Entro il prossimo 27 febbraio 2023, il governo italiano dovrà completare il dibattito e licenziare una decisione. Se la decisione fosse favorevole alla firma del contratto (attualmente disponibile nella forma cosiddetta “Zero draft”), l’O.M.S. sarebbe legittimata ad accentrare le decisioni collegate al controllo della diffusione dei patogeni, nonché dirigere le operazioni per controllare i cittadini secondo le direttive ritenute necessarie, anche nei singoli Paesi. Tale organizzazione, in gran parte finanziata da privati, non solo manterrà il potere assoluto di dichiarare una pandemia o una crisi sanitaria usando i suoi criteri non negoziabili (già oggi è così), ma potrà anche dettare le regole e indicare tutti gli strumenti gestionali ritenuti utili, in modo insindacabile, ai paesi aderenti. Tutte le prerogative e i poteri, quindi, oggi in capo al nostro Ministro della Salute e alle Regioni in tema di gestione di epidemie e crisi sanitarie, cioè la salute pubblica degli Italiani, verrebbero ceduti preventivamente e insindacabilmente ad una terza parte non indipendente e trasferiti “de facto” all’O.M.S. La Commissione Ue, nel frattempo, ha già provveduto a recepire il documento programmatico in attesa della firma del contratto dei singoli paesi.

Si richiede a codesto governo di non introdurre sistemi di controllo digitale, lasciapassare o strumenti analoghi che implichino direttamente o indirettamente obblighi vaccinali o di altra natura. si richiede inoltre di non firmare alcun documento che preveda direttamente o indirettamente la cessione della sovranità in campo sanitario a organismi internazionali (es. o.m.s. o u.e.)

In tutto questo l’unica corte costituzionale che ha sancito la legittimità dell’obbligo vaccinale in periodo emergenziale è quella italiana, a New York, per esempio, lo hanno dichiarato illegittimo per i sanitari.

Da Trieste ad oggi, la lotta continua

Il dottor Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (FNOMCeO), ha dichiarato durante il Congresso dell’Ordine a Roma a fine novembre, che il Codice deontologico del medico sarà riformato nel 2024. Verrà vietato ai medici di esporre dubbi sui vaccini o qualsiasi altra sostanza sperimentale?

Il Dott. Dario Giacomini era diventato il consigliere scientifico di Stefano Puzzer, tutto il mondo guardava Trieste, poi però Puzzer annullò la manifestazione e spense il fuoco dell’entusiasmo. Annullare la manifestazione fu un errore? Ci fu pressione da parte della politica per annullarla?