Ieri, 18 gennaio, in Campidoglio è stato presentato il bando “Reinventing cities”. È un bando rivolto ad università e studenti che ha lo scopo di creare uno spazio urbano “integrato ed accessibile”, “ridisegnare via Portuense” per “raccordarla con l’invaso del Tevere”.

L’area su cui il bando si concentra è di 16 ettari e comprende il tratto del Tevere all’altezza di Porta Portese e più in particolare le sponde a partire da ponte Sublicio fino al ponte ferroviario di San Paolo.

Il bando è promosso da C40 (Rete di Sindaci di quasi 100 città leader nel mondo che cercano assieme di creare spazi più sostenibili, con la collaborazione di studenti e accademici. L’amministrazione questa volta ha deciso di puntare sulle sponde del Tevere. “Questo concorso è  un’opportunità unica per ascoltare gli studenti, coinvolgerli nelle politiche di sviluppo e trasformazione della città, trarre ispirazione dalle loro soluzioni creative e, più in generale, mostrare cosa potrebbe comportare una rigenerazione sostenibile della nostra città” ha dichiarato l’assessore all’urbanistica Maurizio Veloccia. Quella parte di città “si pone, come cerniera delle relazioni trasversali della città storica con le risorse storico-architettoniche e ambientali che si si incontrano lungo lo sviluppo lineare del fiume”.