Nunzia Alessandra Schilirò ex vice questore di Roma, recentemente destituita per le sue posizioni contro l’obbligo e il green pass, è stata un ottimo poliziotto.
Ha diretto per quattro anni, dal 2014 al 2018, la quarta sezione della squadra mobile di Roma, che si occupa di reati sessuali contro le donne, i minori e le fasce vulnerabili.
Nel 2017, ha vinto tre premi (il premio Simpatia per aver coordinato l’équipe romana del progetto “Questo non è amore”, il premio Pavoncella e il premio Sicurezza) per il suo impegno contro la violenza di genere. Ha risolto alcuni dei casi di violenza che più hanno colpito l’opinione pubblica.
Il 25 settembre 2021, a Roma in piazza S. Giovanni, alla manifestazione – indetta da Ancora Italia, Movimento 3V, No paura day, Primum non nocere, FISI e Fronte del dissenso, è salita sul palco specificando: “Qui oggi come libera cittadina per esercitare i miei diritti previsti dalla Costituzione” e ha arringato la folla che protestava per restrizioni, obbligo vaccinale e green pass. Definendo il Green pass una “tessera di discriminazione”.
Nunzia Alessandra Schilirò sapeva che quel giorno avrebbe parlato dal palco oppure è successo tutto all’improvviso?
Il 7 ottobre 2021 viene nominata dirigente del Cosap, sindacato di Polizia, cosa che le avrebbe consentito di partecipare alle manifestazioni, senza incorrere in azioni disciplinari. Ma si è dimette pochi giorni dopo. Il 12 Ottobre 2021 è stata sospesa.
Come mai si è licenziata dal Cosap? Quale è stata la reazione dei colleghi e quale quella dei superiori?
Il 14 novembre 2021, organizzò la manifestazione di sole donne a Firenze contro la certificazione verde. Nonostante il mal tempo e i problemi tecnici ci fu una grande partecipazione. Schilirò propose: «Rifiutiamo il Green pass per 10 giorni. Rischiamo di finire come la Cina».
Draghi diceva non ti vaccini ti ammali e muori, un’affermazione non solo falsa ma anche manipolatoria, perché le persone si sono convinte che il green pass era la garanzia di ritrovarsi tra persone non contagiose.
La Schilirò invece ha detto la verità: il green pass è uno strumento incostituzionale.
Eppure Draghi è tutt’oggi osannato, così come Mattarella che ha firmato tutti i provvedimenti dallo stato di emergenza ai lockdown, la Schilirò invece è stata destituita
Quando si è presa il covid ed è guarita, avrebbe potuto ritornare al lavoro, ma hanno continuato con la sospensione.
Schilirò ha dapprima esaltato le proteste di portuali di Trieste ma poi ne ha preso le distanze, in questa intervista scopriremo il perché.
Alle ultime elezioni di settembre si è Candidata con Italexit, che non è riuscita ad entrare in Parlamento.
Perché non vi siete presentati tutti uniti? Cosa è andato storto? Continuerà a fare politica?
Il 28 settembre 2022, pochi giorni dopo le elezioni: «Dopo un anno di sospensione e di persecuzione con 7 procedimenti disciplinari, al quinto sono stata destituita!»,
Il 28 settembre 2022 è stato decretato che i dirigenti di Polizia sono schiavi del Governo di turno? Dopo un anno di sospensione e di persecuzione con 7 procedimenti disciplinari, al quinto sono stata destituita! Licenziata per le mie dichiarazioni sul palco della manifestazione del 25 settembre 2021 e per tutte le mie successive dichiarazioni. Quelle, per esempio, in difesa dei portuali di Trieste, aggrediti a colpi di idrante, quando stavano seduti a terra, con il rosario in mano.
I condannati per il G8 di Genova in servizio e, in certi casi, addirittura promossi. Io licenziata per aver esercitato il diritto costituzionale previsto dall’articolo 21. Quale libertà di espressione esiste in Italia? Vediamo quanti avranno il coraggio di dare questa notizia e quanti si ricorderanno di avermi offerto un lavoro e della mia risposta: “Fammi questa proposta quando mi avranno licenziato. Per ora, devo combattere”. Nunzia Alessandra Schilirò ex vice questore di Roma