Home PROGRAMMI A VISO SCOPERTO LA GUERRA COME NON CE LA RACCONTANO (con Avv. Marcello Apollonio)

LA GUERRA COME NON CE LA RACCONTANO (con Avv. Marcello Apollonio)

Con l’Avv. Marcello Apollonio parliamo di storia e di guerra, perché come per il covid, della guerra e di tutto ciò che vi ruota intorno, si procede con la cultura della cancellazione, il pensiero unico e l’oppressione verso i “dissidenti”, la cui unica colpa è di pensare con la propria testa. Insomma: guerra e pandemia stessa strategia. Insieme all’Avv. Apollonio ripercorreremo alcuni importanti passaggi storici, trascurati nella narrazione proposta dal Mainstream.

Durante la pandemia per avere facoltà di parola, per poter esprimere dei dubbi, si doveva premettere di essere vaccinati, oggi si deve premettere che di non essere filo russi.

Poco importa se in Ucraina si parlava il russo o che questa guerra vada avanti dal 2014, Putin è l’invasore, non c’è dubbio. Putin è accusato di bombardare un paese sovrano, quando però fu la Nato a bombardare la Serbia nessuno si indignò. I Bombardamenti NATO sulla Serbia Suggeriti da Biden nel 1999

Durante i tre mesi di bombardamenti di città e villaggi, sono stati uccisi 2.500 civili, tra i quali 89 bambini, 12.500 feriti. In queste cifre non sono comprese le morti di leucemia e di cancro causate dagli effetti delle radiazioni delle bombe ad uranio impoverito”. Queste le parole di Boris Tadic davanti al Consiglio di Sicurezza della Nato, ricordando i 2.300 attacchi aerei che hanno distrutto 148 edifici, 62 ponti, danneggiato 300 scuole, ospedali e istituzioni statali, così come 176 monumenti di interesse culturale e artistico. Molti i danni alle infrastrutture e alle aziende, con un danno di 30 miliardi di dollariche nessuno è disposto a riconoscere e a risarcire. Dopo dieci anni dai bombardamenti della Nato, la Serbia ricorda, con le sirene e il silenzio, le vittime del massiccio bombardamento dell’Alleanza Atlantica sulla Serbia. “I bombardamenti Nato non hanno risolto il problema nel Sud della provincia per ristabilire la pace”, afferma il Primo Ministro Cvetkovic, in una sessione speciale del governo serbo dedicato alla memoria delle vittime dei bombardamenti Nato.

La guerra che va avanti dal 2014 e in Ucraina la lingua più parlata era il russo.

Dalla caduta muro di Berlino, all’ espansione della Nato. Proprio su questa espansione c’è un recente articolo di Der Spiegel, ripreso da Start Magazine.

Dopo la caduta del Muro di Berlino (1989) i leader dei maggiori paesi della Nato avevano promesso a Mosca che l’Alleanza atlantica non sarebbe avanzata verso Est «neppure di un centimetro». Una promessa smentita dai fatti, visto che da allora ben 14 paesi sono passati dall’ex impero sovietico all’alleanza militare atlantica. Da qui le contromosse di Putin: la guerra in Georgia, l’occupazione della Crimea, l’appoggio ai separatisti del Donbass, lo schieramento di oltre centomila soldati al confine con l’Ucraina.

Questi accordi emergono da un verbale desecretato nel 2017, in cui si dà conto in modo dettagliato dei colloqui avvenuti tra il 1990 e il 1991 tra i direttori politici dei ministeri degli Esteri di Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Germania sull’unificazione delle due Germanie, dopo il crollo di quella dell’Est. Il diplomatico tedesco occidentale Juergen Hrobog, disse: «Abbiamo chiarito durante il negoziato 2+4 che non intendiamo fare avanzare l’Alleanza atlantica oltre l’Oder. Pertanto, non possiamo concedere alla Polonia o ad altre nazioni dell’Europa centrale e orientale di aderirvi».

Nella stessa riunione, rivela Der Spiegel, il rappresentante degli Stati Uniti, Raymond Seitz, dichiarò: «Abbiamo promesso ufficialmente all’Unione sovietica nei colloqui 2+4, così come in altri contatti bilaterali tra Washington e Mosca, che non intendiamo sfruttare sul piano strategico il ritiro delle truppe sovietiche dall’Europa centro-orientale e che la Nato non dovrà espandersi al di là dei confini della nuova Germania né formalmente né informalmente».

formazione stato Ucraino?

Già repubblica federata nell’ambito dell’URSS, costituisce dal 24 agosto 1991 una repubblica indipendente aderente alla Comunità degli Stati Indipendenti, alla cui fondazione ha preso parte il 21 dicembre 1991, unitamente ad altre dieci repubbliche dell’ex URSS.

E gli accordi di Minsk? Ad oggi si può dire che il cessate-il-fuoco previsto dagli accordi di Minskè stato più volte violato. L’OSCE ha registrato 200 violazioni tra il 2016 e il 2020 e oltre mille dal 2021. Dal 2014 ad oggi si contano, inoltre, oltre 13 mila vittime.

L’Avv. Apollonio parla anche della “sindrome da accerchiamento” della Russia, dell’invasione dei mongoli, di Napoleone, di Hitler; dell’idea che ci fosse bisogno di uno stato cuscinetto; del fatto che la Russia ha cercato accordo e garanzie che non sono state date. Così la guerra lampo è diventata guerra di trincea. La Russia inizialmente non ha fatto una vera e propria guerra, non ha bombardato le infrastrutture. C’è stata un’escalation dopo l’assassinio della figlia Dugin e l’attentato ponte di Crimea. Crimea che nel ‘54 era dell’Unione sovietica quelli che erano confini amministrativi sono diventati confini di stato.