Dopo tre anni di processo i giudici hanno deciso: il figlio “bamboccione” non ha fatto nulla di illecito nel pretendere che sua madre gli facesse quasi da schiava. È la storia singolare di un uomo sui quarant’anni, accusato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della madre.
Dopo tutto questo tempo, e ben tre mesi scontati fra carcere e domicilari, per i giudici il fatto non sussiste. Ad accusare il 40enne i suoi genitori, stanchi delle continue pretese di essere servito e riverito, fra richieste di massaggi, caffè a letto e somme di denaro. Una situazione degenerata dopo una lite, con il figlio reo di aver dato uno spintone alla madre.
Per il Tribunale per, il caso è riconducibile a “normali” dinamiche familiari. Seppure la vita in casa non sarebbe delle migliori, quindi, non ci sarebbero i presupposti per una misura restrittiva nei confronti del “giovane”.
(sg)