Home PROGRAMMI A VISO SCOPERTO SCANDALO PFIZER: I VACCINI NON FERMANO LA TRASMISSIONE

SCANDALO PFIZER: I VACCINI NON FERMANO LA TRASMISSIONE

Insieme alla dott.ssa Erminia M. ferrari e al prof. Davide Tutino andremo a scoprire le iniziative del CLN e il referendum popolare promosso in concomitanza con le elezioni, ma prima affronteremo le ultime novità sui sieri.

Bourla il presidente di Pfizer, che pensate un po’ è un veterinario, non si è presentato al parlamento europeo ed ha invece inviato Janine Small presidente Pfizer per i mercati emergenti. La rappresentante di Pfizer al parlamento UE ha candidamente dichiarato : “Non abbiamo testato i vaccini per sapere se prevenivano la trasmissione del virus prima della messa in commercio”. È ufficiale: non è mai stata testata l’efficacia del vaccino sulla trasmissibilità del contagio. La Pfizer e la Von der Leyen si rifiutano di rendere pubblici gli sms con i quali hanno concluso le trattative per l’acquisto dei vaccini, peccato solo che questo sia assolutamente contrario alle regole europee, eppure i protagonisti se la ridono sentendosi evidentemente al di sopra di qualsiasi regola o legge. Lassalle, candidato alle presidenziali francesi, racconta i problemi cardiaci dopo la vaccinazione e afferma che Macron, la maggior parte dei membri del governo e del parlamento non si sono vaccinati. Un articolo di fortune e  l’elaborazione dei dati ufficiali del CDC mostrano che il 33% degli inoculati ha riportato reazioni avverse. Peraltro CDC ha mentito spudoratamente a Epoch Times circa il controllo dei dati Vaers, mai effettuato nel 2021. La Florida ferma le vaccinazioni per gli under 40, in Italia invece inizia la somministrazione del vaccino bivalente (influenza e covid) e ci sono i primi due morti nella stessa Rsa poco dopo l’inoculazione. La Corte di giustizia della Repubblica francese ha convocato l’ex primo ministro Edouard Philippe per chiedergli conto della gestione della pandemia di Covid 19 da parte del governo da lui guidato. I possibili capi d’imputazione a carico di Philippe sono «aver messo in pericolo la vita altrui» e  «astensione volontaria nel contrastare il covid».