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Nuova barriera acchiappa-plastica per il fiume Aniene. Gubbiotti: “un argine a difesa della biodiversità”

Si chiamano “Blue Barriers” quelle barriere progettate per raccogliere al massimo delle possibilità i rifiuti che inquinano il fiume e che poi vanno a finire nel mare.

Sul fiume Aniene è in arrivo una nuova barriera acchiappa-plastica di nuova generazione. Già presenti sul fiume, questa servirà a contenere la plastica in maniera più efficiente.

Si chiamano “Blue Barriers” quelle barriere progettate per raccogliere al massimo delle possibilità i rifiuti che inquinano il fiume e poi vanno a finire nel mare. Grazie al fatto che possono arrivare a 95 cm di profondità, sono in gradi di raccogliere ingenti quantità di plastica e in caso di emergenza o di piena, si aprono rapidamente.

Come anche il Tevere, l’Aniene non trasporta solo materiale plastico. Tra i due fiumi, il numero di rifiuti raccolti è di 10,5 tonnellate. Come spiega Cristiana Avenali, responsabile dei contratti di fiume “una tonnellata e mezza è rappresentata da ingombranti e speciali come taniche di ferro, pneumatici o frigoriferi.”

Con la plastica recuperata dai fondali e le sponde è stata realizzata una panchina che è stata sistemata lungo le sponde dell’Aniene.

La giunta regionale ha investito 530mila euro per interventi come questo. Inoltre, si parla di altri 3 milioni di euro da inserire nella prossima programmazione europea per barriere acchiappa-rifiuti per laghi e fiumi del Lazio.

Il presidente di RomaNatura Maurizio Gubbiotti si dice entusiasta del progetto. “Essere partecipi ancora una volta di una bellissima iniziativa all’interno della Riserva della Valle dell’Aniene ci rende particolarmente soddisfatti. Le tante azioni ambientali, concretamente messe in campo dalla regione e dall’ufficio di scopo con i contratti di fiume, permettono di avere quella continuità che è indispensabile e fa la differenza sul piano della difesa del suolo e delle acque. La presenza delle barriere acchiappa-rifiuti, con i risultati che finora hanno garantito rappresentano un argine a difesa della biodiversità.”