Consegna a domicilio opere d’arte per 100mila euro. Il tempo di scendere in strada a recuperare un catalogo ed ecco che però il compratore non risponde più al citofono. Davanti alla porta sbarrata e al mancato pagamento dei quadri, il titolare di una società che vende opere d’arte ha chiamato il 112 preoccupato per la salute del cliente. In realtà all’arrivo dei soccorsi l’uomo stava bene. Solo il tentativo per evitare di pagare i 100mila euro. L’acquirente, secondo quanto accertato, è stato denunciato per aver cercato di appropriarsi indebitamente delle opere d’arte.
Tutto è successo in piazza dell’Ara Coeli, nel cuore di Roma ieri pomeriggio, lunedì 3 agosto, davanti a turisti e passanti. In ballo c’è una consegna d’opere d’arte importante, del valore di oltre 100mila euro. Tanto che sul posto va il titolare della società. Il venditore però non fa in tempo a scendere dal quarto piano del palazzo per prendere in auto un catalogo delle opere, che al ritorno dall’interno dell’appartamento non risponde più nessuno. Un malore per il caldo o per l’emozione di avere tra le mura domestiche i nuovi capolavori? Il titolare della galleria si allarma per il cliente e forse anche perché non aveva ancora ricevuto il compenso dovuto. Così chiama il 112. Sul posto arrivano i carabinieri e i vigili del fuoco che con l’autoscala raggiungono il piano dell’abitazione ed entrano dalla finestra. I carabinieri hanno constatato la presenza del proprietario di casa in buono stato di salute, lo hanno denunciato e hanno recuperato tutte le opere d’arte che sono state restituite al legittimo proprietario.
E.
